Cultura

GB: Rabbino e futuro capo Chiesa Inghilterra accusati di eresia

Le tensioni sull'Iraq e lo scontro di civiltà spaccano le fedi

di Paul Ricard

Due leader religiosi di due fedi diverse, personaggi controversi, forti del loro sapere e fermi nelle loro convinzioni sono stati accusati di eresia. Si tratta del rabbino capo degli ebrei britannici Jonathan Sacks e del futuro arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, messi sotto accusa a causa delle loro scomode scelte ideologiche. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘The Guardian’, il rabbino capo dovra’ presentarsi di fronte a una delegazione di ebrei ortodossi e rispondere dell’accusa di ‘apikoras’, ovvero eresia, per via di quanto ha scritto in un suo recente libro ‘The Dignity of Difference’ (La dignita’ della differenza). Nel libro infatti, il dott. Sacks sostiene che nessuna fede e’ in grado di offrire la chiave per la verita’ assoluta e che ogni capo religioso dovrebbe essere disposto ad ascoltare coloro che professano credenze diverse. Non e’ la prima volta che Sacks si trova al centro di numerose critiche da parte della comunita’ ebraica. Alla fine di agosto il rabbino aveva rilasciato un’intervista esclusiva al ‘The Guardian’ in cui dichiarava che Israele sta conducendo una politica ‘incompatibile’ con gli ideali dell’ebraismo e che il conflitto contro i palestinesi sta corrompendo la cultura del paese. Da parte sua il futuro arcivescovo di Canterbury Rowan Williams incontrera’ martedi’ prossimo i membri della Church Society, una delle piu’ vecchie congregazioni evangeliche del Paese. Williams avra’ il duro compito di convincere gli ecclesiastici piu’ conservatori di non essere un eretico, nonostante le sue idee riguardo l’omosessualita’ e la verita’ letterale di alcuni racconti biblici. Il dott. Williams, che e’ ancora per poche settimane arcivescovo della chiesa anglicana del Galles, ha ammesso di aver ordinato un sacerdote pur sapendo che questi era omosessuale e si era gia’ fatto notare per via delle sue controverse opinioni su vari altri temi. Il prelato gallese infatti, era gia’ finito nel mirino degli anglicani piu’ conservatori per aver preso parte a una cerimonia druidica e per aver giustificato la pratica di pregare di fronte all’immagine della Vergine.


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