I notai sono molto preoccupati, vivono notti insonni, temono che con l?entrata in vigore, ormai imminente, della riforma del diritto societario i carichi di lavoro potrebbero diventare impressionanti. Meglio quindi un avvio morbido della riforma, chiedono. Gli ordinari 15 giorni che devono intercorrere dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge prima che diventi operativa sono troppo pochi. Suvvia, invocano i notai, un po? di comprensione. D?altronde gli appartenenti alla categoria sono appena 4500.
Già. In Italia ci sono appena 4500 notai. Ma solo in Italia. Sì perché altrove questa ambitissima, remuneratissima, pressocchè inaccessibile professione semplicemente non esiste. Altrove bastano i funzionari pubblici. Alché uno si chiede: possibile che in questa Italia che tutti vogliono (a parole) cambiare, a nessuno in Parlamento venga in mente di riformare (ossia, liberalizzare) anche l?accesso alla professione di notaio? Non vedete che sono carichi di lavoro. Che temono di non farcela. Il fatto è che loro non si permetterebbro mai di invocare ?largo ai giovani?, di abbattere le barriere all?entrata nella ?casta?, non vogliono essere invadenti. Si limitano a chiedere qualche giorno in più per l?entrata in vigore della nuova legge sul diritto societario. Che mondo crudele.
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