Formazione

Mazzette a Torino per appalti e lavori pubblici

Dopo lo scandalo delle Molinette un altro giro di tangenti. Questa volta ai lavori pubblici del capoluogo piemontese. E l'assessore si giustifica "erano solo assistenti..."

di Paolo Manzo

Sono otto le misure di custodia cautelare emesse dalla Procura di Torino a carico di due imprenditori e sei funzionari comunali, in particolare geometri e loro assistenti, nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti su appalti in materia di verde e lavori pubblici. Per loro l’accusa è di concorso in corruzione continuata per presunti episodi di tangenti dai 15 ai 200 mln di vecchie lire per fatti risalenti al periodo fra l”85 e il luglio 2002, quando l’inchiesta era già avviata e c’erano già stati i primi arresti. Una delle persone a carico delle quali è stata emessa la misura cautelare sarebbe ancora latitante. ”A partire dai primi arresti -sottolinea l’assessore comunale ai lavori pubblici Maria Grazia Sestero- abbiamo dato la massima collaborazione alla magistratura che ha ritirato materiale ingente. Il mio settore è interessato per tre arresti e, in alcuni casi, non si tratta di funzionari ma di assistenti… Avevamo già preso una serie di provvedimenti e ora, se il fenomeno è più ampio di quanto potessimo pensare, dovremo prenderne di più radicali. C’è una responsabilità soggettiva dei singoli e questo è ‘positivo’ perché significa che non c’è una filiera corruttiva ma è comunque certamente molto preoccupante. Prenderemo certamente ulteriori provvedimenti”.


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