Il Consiglio comunale di Pescara ha approvato nelle scorse ore un regolamento comunale “no slot”. Per come e quanto possono agire – i poteri di sindaci e comuni sono paradossalmente limitati dall’ingerenza dello Stato in materia di azzardo legale – i comuni italiani si stanno muovendo. A Pescara è stato così approvato l’emendamento presentato da Maurizio Acerbo, consigliere comunale e regionale “no slot” di Rifondazione Comunista.
L’emendamento proposto da Acerbo prevede uno sconto sulla Tares (o qualsiasi nome prenda in base alla Legge di stabilità in discussione alle Camere), per valorizzare e sostenere sul piano materiale e simbolico quei locali che rinunciano a un introito sicuro, mettendo però a repentagli la vita, gli affetti e la dignità dei loro concittadini.
Pescara è così il primo comune in Abruzzo ad avere approvato una misura di incentivazione per bar e tabacchi “no-slot”.
Questo il testo del comma 5bis dell’articolo 16 del REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI:
è prevista una riduzione del 30% per gli utenti appartenenti alla Categoria BAR (codice ATECO 563000) e Tabaccai (codice ATECO 472600) che, in possesso alla data di entrata in vigore del presente regolamento dell’autorizzazione per l’installazione di apparecchi di cui all’art.110 comma 6 lettera a) di cui al R.D. 773/1931 (TULPS) rinuncino alla predetta autorizzazione e non abbiano fra i prodotti in vendita giochi di qualsiasi genere che prevedono premi in denaro.
Un piccolo passo, ma se ci muoviamo tutti assieme arriviamo alla meta.
Un bravo a Maurizio Acerbo e agli amici pescaresi di “no slot”. Proseguiamo!
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