Azzardo “legale”. La Finlandia guarda con preoccupazione l’Italia

di Marco Dotti

Un lancio della’Agenzia di stampa finlandese ILLKA ha acceso i riflettori sulla disastrosa situazione dell’azzardo “legale” in Italia. La notizia, di poche righe, ha però toccato il cuore di un problema ed è stata subito ripresa dagli altri media ed è riportata ora sul sito dell’agenzia → QUI.  Ci si chiede, in Finlandia come altrove: e se l’azzardo istituzionale italiano diventasse un fattore di contagio di altre istituzione e altre economie? 

Ecco che cosa scrive ILLKA, che riporta le parole della nostra amica Daniela Capitanucci:

“La crisi economica non ha fatto altro che accrescere il successo del gioco. Per molti italiani impoveriti dalla crisi e’ stato fin troppo difficile resistere alle facili vincite promesse dalle pubblicità del gioco d’azzardo.

800 000 italiani soffrono di ludopatia, quasi due milioni sono sulla soglia di rischio.

“Il monopolio del gioco d’azzardo dello Stato ha realizzato una super ristrutturazione nel 2002. Nuove macchinette da gioco sono state messe in bar, hotel, tabaccherie, in ogni dove”, racconta Daniela Capitanucci, direttrice dell’associazione Alea dedicata allo studio del gioco d’azzardo. All’inizio degli anni Novanta il gioco d’azzardo si giocava solo nei casinò o puntano al lotto una volta alla settimana, invece, nel 2000 improvvisamente sono apparsi giochi a disposizione di tutti i cittadini. La riforma si basava sul voler ridurre l’economia del sommerso. 

Sebbene la riforma del gioco d’azzardo avesse l’intento di ridurre la criminalità, le cose sono andate in direzione contraria. I giochi sono per la mafia un’eccezionale occasione di attuare lavaggio di denaro sporco”. [Traduzione dal finlandese di I. S.]

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