Oggi in Senato va di moda il gioco delle tre carte. La carta appare, scompare e riappare dove meno te lo aspetti. È successo così per un emendamento prima presentato, poi ritirato, poi ripresentato, ancora ritirato e infine – ecco il trucco – votato. A presentarlo è stata la vice presidente del gruppo Federica Chiavaroli (Nuovo Centro Destra) , a votarlo 142 senatori, molti dei quali esponenti di un Partito Democratico, tra cui l’ex magistrato Felice Casson, Sergio Zavoli e Vannino Chiti.
Che cosa prevede questo emendamento presentato nel cosiddetto decreto “Salva Roma”? Prevede che: Comuni o Regioni che si dotano di norme restrittive contro il gioco d’azzardo, qualora diminuiscano le entrate dell’erario subiranno tagli ai trasferimenti per l’anno successivo. Tagli che verranno interrotti solo quando le norme e regolamenti verranno ritirati.L’emendamento inoltre prevede che i concessionari ai quali vengono ritirate le concessioni per gravi colpe, godano del diritto di continuare il proprio esercizio per 90 giorni. In seguito il subentro a quelle licenze verrà garantito a chi è già titolare di altre licenze.
Denunciato dal Movimento 5 S l’emendamento in prima battuta era stato annunciato come ritirato, ma è stato ripresentato in aula all’ultimo istante è stato e votato.
Interessante osservare che, tra i votanti a favore dell’emendamento, figurino anche ex sindaci come Gabriele Albertini o esponenti di spicco del PD, quali Vannino Chiti che hanno spesso fatto professione di contrastare il gioco d’azzardo appoggiando, per esempio, le campagne di “Mettiamoci in gioco” (→ QUI). Credo che Chiti ora debba delle spiegazioni a tutti. Qual è la sua posizione, fuori di retorica?
In attesa di una risposta che potremmo anche darci da soli, ecco un florilegio del Chiti-pensiero:
1) 11 febbraio 2013: “No a nuove concessioni” (Fonte: comunicato stampa del PD)
2) 17 maggio 2013: “Più potere ai sindaci per contrastare il gioco d’azzardo” (Fonte: sito di Vannino Chiti → Qui).
3) 27 giugno 2013: “[Contro la camorra] Serve regolamentazione del gioco d’azzardo” (Fonte: sito di Vannino Chiti → Qui).
Poi uno si chiede perché non si riesce a fare un passo avanti senza farne contemporaneamente due indietro. Con compagni di viaggio così, meglio sarebbe star fermi.
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