Il poker, dice Enzo Ghinazzi in arte Pupo (@pupoghinazzi), è strategia, intelligenza, abilità. E a vederlo ieri sera a Servizio Pubblico, su La7, accanto a Sandro Ruotolo non possiamo non dargli ragione. Esposto a inizio puntata come vittima sacrificale del tipo “giocatore incallito”, Pupo ha pazientato, ascoltato, aspettato, guardato e persino lodato l’intera puntata dedicata alla “Rapina” dell’azzardo legale.
C’è stato il Pupo vittima, dunque, quello che, nella prima parte della serata, racconta commosso una storia che racconta da anni (ricordiamo quanto meno una vecchia intervista concessa 7 anni fa a Cesare Lanza per “Chi”), ovvero quando perse 130 milioni (di lire) in un colpo solo. C’è il Pupo che filosofeggia sul gioco (“è caratteristica dell’uomo, giocare”). C’è stato, insomma, il Pupo mite che risponde garbatamente a Ruotolo, il quale da par suo ascolta e lo fa intervenire con garbo e poi… Poi, eccoti il Pupo spietato e freddo, che si porta a casa tutto e lascia gli altri in mutande.
Quando meno te l’aspetti, infatti, come il più consumato e intelligente giocatore di poker, quel satanasso di Pupo svela il suo bluff e ti piazza il colpo. E il colpo è presto detto: sul finire della puntata, consumando il tempo a disposizione e non ammettendo repliche, Pupo si lascia andare in una perorazione del gioco on-line a suo dire “controllatissimo”, “sicuro”, “responsabile” e soprattutto ad uso di “persone giovani e col cervello sveglio”. Insomma, un vero e proprio elogio del gioco d’azzardo su cui né Ruotolo, né gli esperti presenti in sala hanno avuto (o saputo) di che ribattere. Stranamente, visto che ovunque nel mondo – pensiamo al caso di Las Vegas, dove è nata addirittura una lobby dei casinò “fisici” contro quelli 2.0 – l’on line è diventata la vera frontiera della patologia sociale (consigliamo questo articolo de La Voce → qui). Secondo l’Osservatorio sul Gioco On Line del Politecnico di Milano l’azzardo si sta rapidamente guadagnando fette di nuovi praticanti proprio grazie alla sua diffusione su dispositivi mobili, come gli smartphone, e al fatto che dal dicembre 2012 sono disponibili legalmente in rete anche le famigerate slot machine.
Un gran colpo, quello del Ghinazzi, che davanti a Ruotolo si rivela vero stratega. Anche nel gioco (e nei giochetti) della comunicazione. Una interessante trasmissione di informazione e denuncia si è così trasformata, grazie al Pupo, in un involontario spottone per l’azzardo on line.
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