Caso Sogei. Endrizzi (M5S) deposita un’interrogazione sulla questione Vlt

di Marco Dotti

Il problema legato a Sogei lo avevamo sollevato con un’intervista a un imprenditore del settore, Eugenio Bernardi, che aveva con precisione segnalato i punti critici del sistema. E tra questi punti critici c’è la questione dei requisiti per la certificazione della VLT, le videolotteries da parte di Sogei.

Sogei, ricordiamolo, è la società informatica controllata dal Ministero dell’Economia e delle finanze, che fornisce in esclusiva software alla Pubblica amministrazione, ed è “partner tecnologico” dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel controllo dei dati fiscali e di incasso legati al sistema dell’azzardo legale.  La critica arrivata al grande pubblico grazie alla trasmissione Le Iene e ai servizi di Nadia Toffa ha trovato ora un suo alleato nel Senato della Repubblica: Giovanni Endrizzi e il Movimento 5 Stelle (un’intervista che avevamo fatto a Endrizzi la potete leggere →qui).

Il problema sembra dunque essere quello di un ente certificatore e di controllo che non dispone delle certificazioni internazionali atte a garantire il controllo stesso. Dinanzi a questa anomalia, il senatore Giovanni Endrizzi del M5S ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di avere chiarimenti e sapere se il Ministro non ritenga necessario che vengano applicate misure di controllo e di contabilità davvero efficaci e trasparenti, da parte dell’amministrazione dei monopoli.

Pubblichiamo qui sotto e in allegato pdf ( Atto n. 4-01982) qo l’interrogazione depositata il 1 aprile in Senato 

 Al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

la trasmissione “Le Iene” ha affrontato nuovamente il tema del gioco d’azzardo, nelle puntate del 19 e 26 marzo 2014 con due servizi dedicati alle videolottery (VLT), di cui l’ultimo non andato in onda (a tutela della par condicio), ma pubblicato sulla pagina “Facebook” della trasmissione stessa;

nel corso della puntata del 19 marzo veniva posta in discussione l’affidabilità dei controlli sugli incassi registrati dall’ADM (Agenzia delle dogane e dei monopoli), che ha inglobato l’AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) relativamente alle videolottery, poiché i videoterminali utilizzati per il gioco non sarebbero collegati alla rete e i Monopoli non sarebbero a conoscenza né del loro numero né del relativo incasso; questo consentirebbe ai concessionari di stabilire il valore della raccolta da dichiarare ad AAMS e quindi di determinare, come conseguenza, l’ammontare delle imposte dovute sulla raccolta stessa;

al riguardo, l’ufficio comunicazione dell’ADM area monopoli, ha replicato al servizio de “Le Iene” con proprio comunicato stampa del 20 marzo 2014, in cui afferma, tra l’altro: “l’Agenzia conosce esattamente il numero delle VLT presenti in ogni singola sala e la relativa raccolta di gioco. Ciò in quanto tutte le VLT costituiscono terminali di un complesso sistema informatico verificato dalpartner tecnologico SOGEI (società di Information and Communication Technology del Ministero dell’economia e delle finanze) e certificato dall’Agenzia in assenza del quale, peraltro, i videoterminali non sarebbero in grado di consentire il gioco. La gestione di tale sistema è attribuita per legge ai concessionari dello Stato i quali sono sottoposti a rigorosi e costanti controlli, previsti dalla normativa, sia da parte dell’Agenzia che della SOGEI. L’Agenzia, anche mediante accesso diretto al sistema di gioco, conosce e verifica per ogni apparecchio, le somme introitate sulle quali si calcolano le imposte dovute”;

nel servizio successivo i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi e Maria Edera Spadoni hanno prima ricordato lo scandalo sulle slot machine, la sanzione da 98 miliardi ridotta via via a soli 600 milioni di euro con l’ultima definizione agevolata disposta dal Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore e la sua maggioranza (art. 14 del decreto-legge n. 102 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 124 del 2013). È stato poi descritto un evidente conflitto d’interessi: i software di gestione delle videolottery sarebbero infatti detenuti dagli stessi concessionari. Il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo ha evidenziato nel corso dell’intervista televisiva che “questo tipo di controlli devono essere totalmente in mano ad enti pubblici super partes con forme partecipative dei cittadini e non ai privati”;

il protocollo di comunicazione comma 6b di SOGEI e AAMS del 1° febbraio 2012, prevede a pagina 59 la «trasmissione giornaliera, mensile, annuale incassi e vincite (codice messaggio 600)», così descrivendola: “Il messaggio viene utilizzato dal sistema del concessionario VLT per trasmettere al sistema di controllo VLT (gestito da AAMS) i dati di contabilità relativi ad uno dei seguenti componenti del sistema del concessionario VLT: sistema di gioco VLT, sala, apparecchio videoterminale anche suddivisi per ciascun gioco presente nel componente e relativi ad un giorno, mese, anno”;

considerato che, a parere degli interroganti:

non è chiaro quali ostacoli, tecnici o giuridici, impediscano la trasmissione dei dati dei componenti del sistema del concessionario VLT direttamente al sistema di controllo di AAMS, permettendo così una verifica in tempo reale di ogni giocata avvenuta sulla rete, da parte di AAMS, senza la mediazione del sistema del concessionario VLT;

un’ulteriore anomalia discenderebbe dal fatto che a controllare e registrare gli incassi delle videolottery sia un software che deve essere certificato da SOGEI. A tale scopo, secondo quanto dichiarato da Confindustria Gioco, SOGEI risultava avere i parametri internazionali UNI CEI 1705 per poter certificare tale software;

Nadia Toffa ed il giornalista Marco Fubini in realtà avrebbero scoperto che SOGEI, non disporrebbe di questi requisiti internazionali necessari a garantire l’efficacia e trasparenza dei software che gestiscono la registrazione ed il trasferimento dati degli incassi delle videolottery, un mercato da 23 miliardi di euro, sempre che il dato sia credibile;

considerato inoltre che:

l’ente chiamato in causa da “Le Iene” è SOGEI, la società informatica controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze che offre servizi tecnologici in regime di monopolio alle agenzie fiscali. Fondata nel 1976, passata da Telecom al Ministero nel 2002, SOGEI gestisce l’anagrafe tributaria, monitora la spesa sanitaria, realizza i software per l’Agenzia delle entrate, delle dogane, del demanio e del territorio, sovrintende ai codici fiscali e dalle tessere sanitarie di tutti gli italiani e, soprattutto, amministra il sistema e le informazioni per conto dell’ex AAMS;

SOGEI è il cosiddetto partner tecnologico di ADM. Detto altrimenti, è il controllore dei dati di incasso di tutti i giochi di cui al comma 6 dell’art. 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto n. 773 del 1931 relativamente a new slot e su cui sovraintende con i 5 enti certificatori internazionali, con sede in Italia, convenzionati con AAMS. Controlla i dati d’incasso delle videolottery (di cui certifica anche le piattaforme di gioco), controlla e vigila sul gioco on line ovvero il cash game, casinò game, giochi definiti di abilità (come il “Texas Hold’em”), scommesse varie e ora anche quelle virtuali, eccetera, su cui sovraintende con i 12 enti certificatori internazionali convenzionati con AAMS;

ogni gioco o sistema di gioco ha le sue peculiarità e SOGEI detta le linee guida e protocolli di comunicazione, di collaudo demandati agli enti terzi, in collaborazione con AAMS; per le VLT si è riservata la certificazione interna dopo che un ente internazionale terzo scelto, in modo discutibile a detta degli esperti del settore, ha fornito loro le basi tecnico formative;

risulterebbe quindi, a giudizio degli interroganti, un problema di attendibilità complessiva dell’omologazione, laddove SOGEI certificasse le piattaforme di gioco per le VLT senza possedere il requisito ISO IEC 17025;

tale norma UNI è uno standard comprensivo di requisiti gestionali e tecnici, impiegato in tutto il mondo per conseguire l’accreditamento di prove e taratura da parte dei laboratori che se ne occupano; Accredia è ora l’ente unico nazionale di accreditamento;

tale requisito risulta obbligatorio per gli enti certificatori delle piattaforme on line ed è posseduto anche dagli enti che omologano e certificano gli apparecchi da gioco di cui al comma 6, letteraa), dell’art. 110 del testo unico, meglio note come A.W.P. (amusement with prizes) o new slot, e pertanto pare logico che ne debba essere in possesso anche tale struttura;

considerato infine che:

sul sito web dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sezione “I dati ufficiali di AAMS”, sottosezione “Dati sulla raccolta giochi”, gli stessi sono aggiornati ad ottobre 2012; l’ultima pubblicazione (riferita ai dati di settembre e ottobre 2012) è avvenuta il 2 gennaio 2013, mentre in precedenza i dati erano caricati con cadenza irregolare ma costante, tanto che sul sito sono disponibili tutti i dati sulla raccolta giochi da gennaio 2009 a ottobre 2012; a partire da giugno 2011 le informazioni mensili sulla raccolta giochi venivano ripartite su 3 ambiti: raccolta nazionale mensile, raccolta nazionale cumulata da inizio anno, ripartizione regionale del prospetto mensile; al loro interno le singole schede permettevano un’agevole lettura dell’andamento del mercato del gioco, rendendo possibile il confronto con l’anno precedente, distinguendo fra raccolta, vincite e spesa dei giocatori, evidenziando le variazioni percentuali e distribuendo la raccolta fra le varie tipologie di gioco (apparecchi, con una sottovoce dedicata alle macchine VLT, bingo, giochi a base ippica, giochi a base sportiva, lotterie, lotto, giochi numerici a totalizzatore, superenalotto, giochi di abilità a distanza, giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e giochi di sorte a quota fissa);

a giudizio degli interroganti non si può giustificare in alcun modo la mancata pubblicazione dei dati degli ultimi 16 mesi (novembre 2012-febbraio 2014), perché contraria alle esigenze di trasparenza rivendicate dalla stessa amministrazione dei monopoli, che, in massima evidenza nella prima pagina del proprio sito web, riporta l’affermazione “regole chiare, massima trasparenza, sicurezza per tutti”; anche la recente legge 11 marzo 2014, n. 23, recante “Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”, cosiddetta delega fiscale, ha improntato la riforma del comparto giochi a principi di massima trasparenza;

l’art. 14 recita al comma 2, lettera n), “riordino e integrazione delle disposizioni vigenti relative ai controlli e all’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, al fine di rafforzare l’efficacia preventiva e repressiva nei confronti dell’evasione e delle altre violazioni in materia, ivi comprese quelle concernenti il rapporto concessorio”, e alla lettera p), “revisione, secondo criteri di maggiore rigore, specificità e trasparenza, tenuto conto dell’eventuale normativa dell’Unione europea di settore, della disciplina in materia di qualificazione degli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento e divertimento, nonché della disciplina riguardante le responsabilità di tali organismi e quelle dei concessionari per i casi di certificazioni non veritiere, ovvero di utilizzo di apparecchi non conformi ai modelli certificati; revisione della disciplina degli obblighi, delle responsabilità e delle garanzie, in particolare patrimoniali, proprie dei produttori o distributori di programmi informatici per la gestione delle attività di gioco e della relativa raccolta”,

si chiede di sapere:

se corrisponda al vero quanto sostenuto nel servizio de “Le Iene” in riferimento alla SOGEI, la quale non sarebbe in possesso dei parametri internazionali necessari per l’esercizio dei controlli sugli apparecchi da gioco;

se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario che vengano applicate misure di controllo e di contabilità davvero efficaci e trasparenti, da parte dell’amministrazione dei monopoli, fornendo tutti i dati che definiscono le operazioni di raccolta, incassi e vincite pagate, numero di installazioni, numero di operatori, e fare in modo che ADM comunichi chiaramente attraverso la stampa e le istituzioni preposte tutti i dettagli tecnici e contabili sulle attività di raccolta, considerato che a parere degli interroganti non basta una semplice dichiarazione, ma serve applicare sempre e per tutti i giochi trasparenza e coerenza di comportamento;

se non ritenga di doversi attivare al fine di superare l’attuale conflitto di interessi in virtù del quale i software di gestione delle videolottery sono in mano agli stessi concessionari;

se non ritenga opportuno assumere iniziative dirette ad obbligare l’AAMS alla pubblicazione dei dati sulla raccolta giochi dal novembre 2012 ad oggi, con le stesse modalità analitiche precedentemente in uso, prevedendo altresì un obbligo di pubblicazione, per il futuro, con cadenza mensile;

se non ritenga di adeguare alle esigenze di immediatezza e trasparenza, sempre più rilevante nel settore dei giochi pubblici, l’attuale sistema di controllo differito della contabilità delle apparecchiature Vlt.

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