Viene subito da dire: questo no! Questo non è possibile! Sto parlando del decreto sull'Imu presentato ieri sera da Letta, Alfano e Saccomanni. Vedremo nei prossimi giorni tutti i miracoli presenti nelle pieghe del decreto e tutti gli imbrogli. Di certo, il primo miracolo è che il decreto ha regato un po' di vita al Governo, e non è detto, sia chiaro, che sia un male. Anzi. Ma sull'altare della stabilità necessaria non si può sacrificare tutto, persino la decenza. Mi riferisco al fatto che tra le voci a copertura dell'abolizione della prima rata Imu ci siano 700 milioni (esattamente, dice il Tesoro, una cifra tra “i 600 e gli 800 milioni di euro”) per una sanatoria prevista ai concessionari delle slot machine. Vediamo nel dettaglio. La vicenda della multa ai conessionari delle slot machine risale al maggio 2007, quando la Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti fece recapitare le richiste di risarcimento per danno erariale chidendo un rimborso di 98 miliardi di euro. Un'indagine della Guardia di Finanza aveva appurato il mancato collegamento di numerosissime slot alla rete gestita da Sogei (società di Information and Communication Technology del Ministero dell'Economia e delle Finanze che tiene traccia delle giocate) in un periodo di tempo che andava dal settembre 2004 al gennaio 2007.
Il procedimento dinanzi alla Corte dei Conti arrivò poi a sentenza (17 febbraio del 2012) con una condanna a dieci concessionari al pagamento di 2,5 miliardi, cioè l'80% dell'aggio per il “servizio” (sic) prestato dai concessionari per il periodo 2004-2007. Una sentenza che può sembrare scandalosa solo a chi non sa che nel frattempo tra concessionari e Monopoli (ente dello Stato) si era sottoscritto un accordo per il riconteggio della multa che riduceva la stessa dai 98 miliardi a 70milioni!
Naturalmente contro la sentenza della Corte dei Conti i concessionari hanno proposto appello che sarà discusso presumibilmente entro il 2014. Da qui l'ideona del Governo Letta che in base a una norma della Finanziaria 2006, propone ai concessionari di chiudere il contenzioso versando il 30% dell'importo della multa (circa 740 milioni). Insomma far cassa subito rinunciando ad almeno il 70% del dovuto.
Tra i conessionari, che non è detto che aderiscano alla proposta, Bplus, la società di Francesco Corallo, indagato, che invece degli 845 milioni previssti dalla condanna dovrebbe così allo Stato una cifra intorno ai 200 milioni. Sanzioni ridotte anche per gli altri operatori, tra cui Gogetch (da 255 milioni a 76 mln), Sisal slot (da 245 a 70), Snai (sconto di 50 mln), Lottomatica (sconto di 30), ect.
Resta da aggiungere che proprio ieri, Massimo Passamonti Presidente Confindustria Sistema Gioco Italia, ha alzato la voce contro le ipotesi di innalzare il Preu (Prelievo erariali unico) su New Slot e Video lottery (aliquota attuale del 12,7%) e per le Vlt. aliquota attuale, e scandalosa, del 5%.
Ecco, fare probabile cassa, sulla pelle degli italiani e calpestando ogni idea di legittimitò (non legalità) delle norme di uno Stato non si fa, non si può fare.
La legalità (la proposta del Governo Letta è legale perchè usa una norma dello Stato e di una vecchia Finanziaria) quando non si declina con la giustizia è solo l'accordo tra una banda di ladri più forte e istituzionalizzata di altre.
Ecco tutto
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.