Non profit
Una rete per aiutare chi è in prima linea
Supportare le azioni di solidarietà,in Italia e all'estero,con l'offerta di servizi logistici e raccolta
Una guerra a trecento chilometri da casa, la consapevolezza di poter guardare solo le immagini dei telegiornali: così nel settembre del 1992 un gruppo di giovani di Ghedi dà spazio alla solidarietà. Iniziano i viaggi nell?ex Jugoslavia, insieme a decine di volontari. Durante uno di questi viaggi, il 29 maggio del 1993, Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti vengono uccisi, in un?imboscata a Gornji Vakuf. Un colpo durissimo, ma che ha segnato l?inizio di un nuovo cammino. Dalla riflessione su quanto accaduto si è deciso di dar vita a un gruppo, a un?associazione che «potesse dar continuità ed efficacia allo slancio di generosità che», ricorda Giancarlo Rovati, «ci aveva travolti estendendo il loro dono». Nasce così, nel 1994, l?associazione ?Gruppo 29 maggio: Fabio – Sergio – Guido? che in questi anni ha ampliato il suo raggio d?azione, non più solo la Bosnia, ma anche Albania, Romania, Macedonia, Ucraina, Brasile, Perù, Sud Sudan, Uganda e Madagascar. Non si dimenticano poi le emergenze del territorio italiano. E il Gruppo oltre alle associazioni di volontariato supporta e assiste i gruppi Caritas parrocchiali, le mense per i poveri, le comunità per i tossicodipendenti, le case famiglia, i centri di accoglienza per i profughi e gli immigrati.
Se c?è una cosa che caratterizza il Gruppo è quella di essere una ?infrastruttura di servizio? al volontariato «noi ci mettiamo a disposizione di tutti» spiega Giancarlo Rovati «in pratica la nostra associazione mette a disposizione delle altre associazioni buona parte delle proprie risorse, le capacità operative, i mezzi di trasporto e logistici». Idea cardine di questa attività è la realizzazione dei ?Banchi della solidarietà?: si tratta di centri di raccolta di generi alimentari e medicinali che vengono poi ridistribuiti ad altre associazioni o enti di solidarietà. I generi raccolti vengono dati sia a realtà che operano sul territorio italiano, sia a quanti invece si occupano di aiutare le popolazioni dei paesi dell?est europeo. Il Gruppo 29 maggio si occupa anche del trasporto di materiali per conto o in collaborazione con altri organismi, offrendo anche assistenza tecnica per l?elaborazione dei progetti, il reperimento dei materiali necessari alla realizzazione al prezzo più conveniente. Secondo questa linee ci si è mossi per la realizzazione del panificio di Klass (Sarajevo), inaugurato nel 1996.
«Noi diciamo sempre che le associazioni che operano sul campo rischiano di disperdere energie nella raccolta», ribadisce Giancarlo Rovati, «e qui entriamo in campo noi: la nostra prerogativa è infatti quella di agire cercando di creare una rete che rompa l?isolazionismo che spesso vivono le associazioni di volontariato».
A Ghedi il gruppo ha a disposizione un capannone, mentre sono in allestimento delle celle frigorifere per i prodotti deperibili. Ma al capannone di Ghedi non arrivano solo generi alimentari, il flusso continuo di materiale contempla anche vestiti nuovi e usati, prodotti per l?igiene, materiale didattico, medicinali, mobili, reti, materassi e coperte, non mancano anche i macchinari meccanici o di falegnameria, oltre ad attrezzature sanitarie. In collaborazione con Medicus Mundi e l?associazione sono state raccolte attrezzature sanitarie e ospedaliere per un progetto in Romania in partenza in queste settimane, una collaborazione è arrivata anche dall?associazione dei dentisti che ha permesso di fornire strumenti dentistici per tre centri. Sono trecento i volontari che operano all?interno del gruppo senza contare le persone che ruotano attorno all?esperienza di Ghedi.
Sempre presenti nelle emergenze
Oltre alle campagne di sostengo in Bosnia ora il ?Gruppo 29 maggio? si sta occupando dell?emergenza Kosovo con viaggi a favore dei profughi kosovari in Montenegro: sono stati già fatti quattro viaggi in pochi mesi.
Un altro fronte di intervento riguarda un progetto integrato da eseguire in Madagascar che è allo studio. Si tratta di un progetto di cooperazione e sviluppo in diversi settori realizzato in collaborazione con le suore francescane dell?Immacolata di Palagano. Verrà dato sostegno e formazione dalla scuola materna al biennio superiore, attraverso le adozioni a distanza, saranno forniti medicinali e attrezzature poliambulatoriali, attrezzature agricole, verrà costruito un acquedotto e si adatteranno dei locali per la realizzazione di una scuola, oltre all?istruzione per i bambini è allo studio anche la realizzazione di una scuola di taglio, cucito e ricamo per le mamme e le ragazze. Si tratta di un progetto che comporta oltre a uno studio tecnico serio anche un continuo contatto di programmazione con i referenti locali e la popolazione. Tra le attività in programma anche una visita in Madagascar di una delegazione del Gruppo 29 maggio.
Non è stata comunque abbandonata la prima emergenza seguita dall?associazione, e infatti, continuano i contatti e i programmi a Sarajevo e in Bosnia.
La scheda
Nome:ASS.”GRUPPO 29 MAGGIO’93:FABIO-SERGIO-GUIDO”
INdirizzo:via Ugo Foscolo,50/A 25016-Ghedi (Bs)
Telefono:0309032112
Presidente:Giancarlo Rovati
Scopo:Supportare le azioni di solidarietà,in Italia e all’estero,con l’offerta di servizi logistici e raccolta materiali
Anno di nascita:1994
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.