Welfare

Grecia: Amnesty, allarme diritti umani

Amnesty International ha chiesto con urgenza all’Unione Europea di agire con maggiore determinazione sugli abusi dei diritti umani che si verificano all’interno dei suoi confini.

di Redazione

In occasione del lancio di un ampio rapporto sui maltrattamenti dei detenuti e l?uso eccessivo della forza in Grecia, diffuso oggi insieme alla Federazione internazionale Helsinki per i diritti umani, Amnesty International ha chiesto con urgenza all?Unione Europea di agire con maggiore determinazione sugli abusi dei diritti umani che si verificano all?interno dei suoi confini. Il rapporto, ?Grecia: all?ombra dell?impunità. Maltrattamenti ed uso improprio delle armi da fuoco? presentato oggi ad Atene, documenta 66 denunce di violazioni dei diritti umani. Dal documento emerge come il maltrattamento dei detenuti, durante l?arresto e la successiva permanenza nelle stazioni di polizia, è relativamente comune e a volte così grave da costituire tortura. Inoltre, alcuni dei casi illustrati fanno ampiamente dubitare che l?uso delle armi da fuoco da parte della polizia greca sia in accordo con gli standard internazionali. Il rapporto odierno, reso noto alcuni mesi prima che la Grecia assuma la presidenza dell?Unione Europea, riecheggia un altro rapporto di Amnesty International sulla Spagna emesso ad aprile, riguardante la tortura a sfondo razziale e i maltrattamenti ai danni di minoranze e immigrati. ?Da questi rapporti si ricava un quadro assai familiare di continui abusi da parte delle forze dell?ordine – comprendenti la tortura, i maltrattamenti e l?uso eccessivo della forza – spesso commessi nei confronti di minoranze, cittadini provenienti da paesi terzi e richiedenti asilo, ma anche di cittadini dell?Unione Europea?, ha commentato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. ?Riteniamo che queste gravi infrazioni dei diritti fondamentali in uno Stato membro dell?Unione non siano solo da imputare alla responsabilità di quel paese, ma debbano essere motivo di adeguata preoccupazione per l?intera Unione Europea?. Amnesty International ricorda come l?Unione Europea si consideri ?fondata sui principi di libertà, democrazia, rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali e lo stato di diritto? (art. 6 del Trattato dell?Unione Europea). Questi impegni sono stati nuovamente affermati ed elaborati nella Carta dei diritti fondamentali. ?I problemi assai concreti che l?Europa ancora presenta in materia di diritti umani rappresentano un banco di prova decisivo per la credibilità dell?Unione Europea, quando intende applicare standard rigorosi sui diritti umani agli altri paesi. Se l?Unione Europea, come organismo collettivo, è compiacente nei confronti degli abusi dei diritti umani commessi al proprio interno, come può pretendere che i paesi candidati all?ingresso prendano sul serio le richieste di applicare tali standard?? ? ha aggiunto Bertotto. Amnesty International si appella alla presidenza danese dell?Unione Europea affinché intraprenda le azioni necessarie in relazione alla situazione dei diritti umani in Grecia ed inizi a sviluppare un meccanismo di effettiva assunzione di responsabilità per gli abusi dei diritti umani commessi all?interno dei confini dell?Unione. Poiché l?abolizione della tortura rappresenta la priorità in tema di diritti umani nelle sue relazioni con i Paesi terzi (secondo quanto affermato nelle Linee guida europee sulla tortura adottate nel 2001), Amnesty International chiede all?Unione Europea di applicare i medesimi standard anche nei confronti dei paesi membri.


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