Social, bottom-up e open: con questi tre termini ho pensato di caratterizzare lo spirito del blog OccupyCsr quando l’ho inserito sul mio profilo di Linkedin. La brevità, sicuramente eccessiva, è imposta dallo strumento. E senz’altro si potevano trovare termini anche più suggestivi di questi. Ma credo che siano un buon riassunto. E dicano qualcosa di concreto su quello che la csr sta forse diventano o comunque potrebbe diventare di qui a poco. Con esempi, non molti per la verità, che già si vedono. Anche in Italia.
Oggi vorrei parlare del termine social.
Qualche tempo fa sul blog SRivoluzione che curo da qualche anno, dedicato alla finanza etica o socialmente responsabile (Sri), avevo iniziato a fare un piccolo elenco di account Twitter Sri che a mio avviso meritano di essere seguiti per chi s’interessa dell’argomento. Anche perché mi sono entusiasmato utilizzando Twitter, scoprendo ogni giorno le enormi potenzialità che possiede in termini di informazione e di relazione.
Ora vorrei fare un po’ la stessa cosa, ma sulla csr. Segnalando account csr che ritengo sia interessante seguire, ma account particolari, non qualsiasi: di aziende che hanno iniziato ad usare Twitter per raccontare le loro strategie e iniziative di responsabilità sociale.
A parte quelle che magari l’hanno fatto perché Twitter sta diventando di moda e bisogna esserci, e togliendo dal mazzo anche quelle che lo usano alla vecchia maniera della comunicazione aziendale e cioè unilateralmente (inviano messaggi ma non rispondono, non “abitano” e non sono veri cittadini di quel luogo virtuale di discussione che è Twitter), la mia impressione è che le aziende che hanno un account istituzionale specificamente dedicato alla csr siano in posizione di netto vantaggio, almeno potenziale, rispetto alle altre.
Ok, bisogna vedere l’uso che ne fanno, non dico siano tutte illuminate solo perché twittano. Quanto meno, però, si sono messe nella condizione di tradurre davvero in concreto il loro impegno nella responsabilità sociale: se le parole hanno ancora un significato, infatti, csr vuol dire innanzitutto rispondere, dare conto di quello che si fa. Per cui occorre accettare il dialogo e il confronto, anche quando è scomodo, critico, magari pure polemico, e anzi occorre promuoverlo. In modo continuo. Con chiunque ponga domande e solleciti l’azienda a dire la propria su una situazione, un fatto, un aspetto del suo operare. E dove, se non su Twitter, tutto questo avviene oggi?
Certo, ci si può anche tirare la zappa sui piedi da soli con grande facilità usando Twitter. Ad esempio come ha appena fatto Starbucks con un tweet di scuse, che in senso assoluto è più che ben accetto ma che in questo caso ha invece creato all’azienda più problemi che altro. Gli esempi potrebbero essere tanti.
Tornando all’elenco. Si tratta di un elenco breve e inevitabilmente parziale, parzialissimo: è il frutto del mio twittare, per cui poco obiettivo e molto soggettivo (ovvio) e statisticamente per nulla significativo (stra-ovvio). È solo un punto di partenza, un modo per lanciare un filone di discussione: fai della responsabilità sociale una tua bandiera, una caratterizzazione del tuo fare impresa? E non sei su Twitter? Ma allora mi vien da pensare che non accetti il dialogo e il confronto…Ahiahiahiahiahi!!
Banalizzo, è chiaro, ma per intendersi. Per affermare cioè che non si può dire, oggi, di essere impegnati nella responsabilità sociale se non si accetta il confronto, soprattutto sui social media. Dato che è sui social media che viaggia la comunicazione, in particolare su temi come questo.
Ecco qui, allora, gli account Twitter aziendali dedicati alla csr in cui mi sono più spesso imbattuto. Per chi li vuole usare per mandare un tweet e avere informazioni sul loro modo di intendere la csr. E vedere se rispondono, ri-twittano, insomma se danno segni di vita.
@ecopensiero: è l’account del blog EcoPensiero di Sorgenia dedicato ad aziende e famiglie sensibili ai temi dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale (a oggi 3.272 follower, 1.253 tweet).
@Bayer_SD: l’account Twitter ufficiale sulla sostenibilità di Bayer (a oggi 1.146 follower, 307 tweet).
@Intelinvolved: l’account ufficiale per la corporate responsibility di Intel. Collegato direttamente alla sezione csr del sito di Intel (a oggi 9.296 follower, 1.195 tweet).
@Dell4Good: il canale Twitter su cui il team csr di Dell diffonde le proprie news (prima era @CSRatDell) (a oggi 2.347 follower, 1.123 tweet).
@novonordisktbl: lo dice molto bene la didascalia del profilo Twitter di questo account: è la voce ufficiale di Novo Nordisk, azienda danese celebre per le sue politiche di csr, che twitta sulla csr. Tra l’altro sul sito di Novo Nordisk è interessante leggere la policy del canale Twitter: si dice ad esempio che si dà risposta ai messaggi entro 48 ore nei giorni lavorativi (a oggi 1.970 follower, 1.544 tweet).
@EdisonGen: l’account Twitter sulla responsabilità sociale di Edison (a oggi 179 follower, 416 tweet).
@EurvenGreeny: account della divisione ambiente e vendite del gruppo Euromeccanica (a oggi 273 follower, 429 tweet).
@Casustain: l’account di CA Technologies sui trend, le news, le best practice e gli insight in relazione alla sostenibilità (a oggi 2.928 follower, 344 tweet).
@Danoneperhaiti: l’account del progetto di Danone e Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per aiutare i bambini ad Haiti (a oggi 130 follower, 375 tweet).
@CiscoCSR: il canale Twitter sulla csr di Cisco (a oggi 1.151 follower, 2.175 tweet).
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