Cultura

Arare i terreni comuni

Agesci, parla il nuovo presidente. Lino Lacagnina che succede a Patriarca saluta l’allargamento delle sentinelle: "puntiamo sempre su ciò che ci unisce"

di Francesco Agresti

Ci sarà anche l?Agesci, associazione che riunisce gli scout cattolici, al raduno delle Sentinelle del mattino a Firenze. Ci sarà con un nuovo capo ?maschile?. Da poche settimane, infatti, Lino Lacagnina, milanese, 50 anni, esperto di formazione della Fondazione Don Gnocchi, ha sostituito Edoardo Patriarca al fianco di Grazia Bellini. «Sto imparando ora a fare il presidente», dice sotto uno dei tendoni allestiti nel campo scuola dell?Agesci a Bracciano, alle porte di Roma, dove, insieme al Cngei, si prepara il grande raduno internazionale di fine dicembre in Indonesia, il Jamboree.
Vita: Con che spirito andate alle giornate di Firenze?
Lino Lacagnina: Fin dalla nostra adesione, (l?Agesci è uno dei fondatori del movimento), abbiamo adottato un approccio finalizzato a dar risalto alle cose che abbiamo in comune con le altre realtà associative piuttosto che fare dei distinguo su quelle che ci dividono. Questa è la nostra filosofia di fondo nei rapporti con gli altri, e questo sarà uno degli elementi che caratterizzerà la nostra partecipazione.
Vita: Come vede l?adesione di altre organizzazioni, ad esempio, quella della Compagnia delle opere?
Lacagnina: Ogni nuova adesione è benvenuta. Questo vale anche per la Compagnia delle opere purché ci si renda conto del cammino che il gruppo ha svolto fino a ora e si abbia la volontà di contribuire a migliorarlo col proprio apporto.
Vita: Tra meno di due mesi, sempre a Firenze, si terrà anche il primo Social forum europeo. Tra le Sentinelle del mattino ci sono opinioni contrastanti su un?eventuale partecipazione. Qual è la vostra?
Lacagnina: Sui temi sui quali ci confrontiamo è necessario unire le forze, non disperderle. Stiamo organizzando con la Tavola della pace e la Rete Lilliput una manifestazione a Firenze, in ottobre, sui temi del Social forum europeo. Insieme a Pax Christi abbiamo già chiesto che l?incontro del 21 settembre costituisca il preludio per la partecipazione al Social forum europeo e che quello delle Sentinelle non sia, al contrario, un appuntamento alternativo.
Vita: C?è il rischio che lo sia?
Lacagnina:Guardi a noi non interessa fare della politica , almeno nel senso che viene generalmente dato al termine, siamo una grande associazione di ispirazione cattolica che ha come obiettivo quello di portare avanti un progetto educativo fondato sui valori universalmente riconosciuti come la fratellanza e la pace. Al nostro interno ci si confronta, si assumono posizioni alle volte divergenti, ma poi ci si ritrova in massa a partecipare a eventi, come ad esempio quello della Marcia della pace, senza la necessità di richiamare l?attenzione con pressioni o proclami calati dall?alto.
Vita: Dunque, gli scout ben lontani dalla politica?
Lacagnina: A noi interessa creare una sensibilità nei nostri ragazzi su alcuni temi, ci interessa motivarli, coinvolgerli personalmente e fare in modo che ciò che apprendono possa essere trasmesso anche al di fuori della nostra realtà associativa: nella vita di tutti i giorni, nel lavoro. Ci interessa creare degli uomini liberi capaci di affrontare liberamente qualsiasi dibattito. Formare delle coscienze che sentano come loro l?impegno di lasciare il mondo meglio di come lo hanno trovato. Non mi sembra che questo voglia dire essere lontani dalla politica.

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