Cultura

Sentinelle: Antonelli, sì a globalizzazione di solidarietà

Il saluto dell'arcivescovo di Firenze al convegno dei cattolici sulla globalizzazione. Ribadito il no alla guerra preventiva. "L'arcidiocesi non partecipa al Social Forum"

di Giampaolo Cerri

Dal nostro inviato a Firenze “Non siamo qui per contestare la globalizzazione come e tale ma per contestarla nella in cui genera ingiustizia e favorisce il terrorismo e la guerra?. Lo ha detto l?arcivescovo di Firenze, Ennio Antonelli, nel suo indirizzo di saluto al convegno sulla globalizzazione delle Sentinelle del mattino, il cartello di oltre 60 organizzazioni di cattolici impegnati nel sociale. ?La globalizzazione?, ha detto l?arcivescovo citando il Papa , ?a priori non è né buona né cattiva. Sarà ciò che le persone ne faranno?. Secondo Antonelli, ?la globalizzazione offre grandi possibilità per vincere mali endemici che pesano ancora su tanta parte dell?umanità (quali fame, malattie e ignoranza) e nello stesso tempo produce effetti estremamente negativi come la diffusione di una mentalità materialista e consumista e il divario crescente di istruzione, tecnologia, capacità produttive di reddito, tra Paesi diversi e a volte all?interno di uno stesso Paese. Noi vogliamo la globalizzazione della solidarietà, della giustizia e della pace?. Antonelli ha ricordato anche la posizione della Cei che ?dice no al terrorismo internazionale, alla guerra preventiva e alla globalizzazione pilotata dalla finanza internazionale a solo scopo di lucro?. Più tardi, rispondendo alle domande dei giornalisti, il prelato ha ribadito che la Chiesa fiorentina “non aderisce al Forum sociale europeo”, ma che “in coscienza, le associazioni cattoliche possono autonomamente partecipare contribuendovi con la loro identità”. Info: www.sentinelledelmattino.com


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