Mondo
Argentina: l’ultimo schiaffo della “giustizia” alla madre coraggio che combatte la tratta umana
di Paolo Manzo
L’Argentina è commossa per la sua storia e sdegnata per una sentenza che ha fatto gridare alla vergogna tutto il paese del tango. La storia è quella di “mamma coraggio” Susana Trimarco, alla quale dieci anni fa i boss che controllano la prostituzione ed il traffico di droga nella povera e violenta provincia di Tucumán, avevano rapito la figlia María de los Ángeles Verón, da tutti conosciuta semplicemente come “Marita”. E la madre, per ritrovarla, si finse una arruolatrice di squillo. La vergogna è che le 13 persone coinvolte nel sequestro e nello sfruttamento della ragazza, così come di altre centinaia di ex schiave, sono state tutte assolte dai giudici. Incredibilmente liberi dunque i potenti fratelli Ale – Rubén alias “la maiala”, la chancha in spagnolo e Angel alias “la scimmia”, el mono – i boss locali che 140 testimonianze di ex prostitute schiave, di poliziotti non corrotti e di gestori di bordelli inchiodavano come i violentatori e responsabili del sequestro di “Marita”. Per continuare a leggere clicca qui dove c’è il mio articolo integrale pubblicato ieri su Il Secolo XIX.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.