In queste ore si fa un gran parlare del provvedimento del governo teso a riportare l’aliquota IVA al 20% per gli abbonamenti di Sky, la televisione satellitare a pagamento del magnate Rupert Murdoch. La vicenda appare controversa, perché se da un lato porta a termine un privilegio (dal 1995) sul quale poteva fare affidamento la piattaforma satellitare, dall’altro tira nuovamente in ballo il sempiterno conflitto di interessi del presidente del Consiglio che costituisce un problema per il Paese e, come l’occasione dimostra, per lo stesso Berlusconi.
Dallo scorso anno Sky Italia produce utili, nel 2008 sfioreranno i 200 milioni, i ricavi crescono del 18% sull’anno precedente e gli abbonati si avvicinano a quota 5 milioni. Da sottolineare che già dal 2006 i ricavi di Sky Italia da abbonamento hanno raggiunto e superato quelli della Rai derivati dal canone», come certificato da Corrado Calabrò, Presidente Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Il fatto di abolire una misura assistenzialistica (sic) e di favore verso Sky, riportanto la tassazione Iva al 20% appare misura non solo giustificabile, ma addirittura equa. Da sottolineare, inoltre, che per Mediaset le 2 milioni e 400 mila tessere prepagate di Mediaset Premium sono già soggette all’Iva del 20%, mentre le tessere del sistema Easy Pay (sistema di abbonamento di Mediaset Premium) vedrebbero raddoppiare anch’esse la quota Iva.
Quindi, nel merito dove sta il problema? Ora, che Sky Italia faccia una campagna di spot in cui l’allineamento dell’Iva a quella che tutti paghiamo sia “venduta” come un aumento di tasse alle famiglie, ci può stare, così come è comprensibile la mobilitazione delle sue star e starlette. Ma che il Partito democratico, come ha fatto oggi il suo segretario se ne esca con dichiarazioni come questa: «Questa misura è un modo per colpire un’impresa, Sky, che produce e dà lavoro, e per colpire i cittadini, deprimendo ulteriormente il Paese», proprio non ci sta.
Che Keith Rupert Murdoch, il divoratore dell’immaginario globale e il produttore delle info planetarie, diventi la nuova linea del Piave dell’opposizione in questo Paese dice (insieme all’ingombro del conflitto di interessi del Presidente del Consiglio) tutta la caduta della politica italiana e la sua distanza dalla vita vera dei cittadini.
