Sconzajuoco, una spiaggia contro le mafie

di Simone Chiaramonte

“Sconzajuoco” in dialetto siciliano è colui che scombina i giochi. Il nome ideale per un lido che vuole rovinare i piani della criminalità organizzata. La spiaggia, situata in via Riccione a Capaci – non un luogo a caso ma la località dell’attentato contro Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta – fino a poco tempo fa era sporca, inaccessibile e abbandonata. Da qualche giorno, grazie ai lavori di recupero dei volontari di Addiopizzo, è stata restituita alla cittadinanza, diventando – nelle intenzioni del Comitato – “uno spazio partecipato, sostenibile, inclusivo ed accessibile. Un luogo aperto alla partecipazione, nella logica della gestione collettiva dei beni comuni”.

Il tratto di spiaggia affidato in gestione al Comitato antiracket si estende per 2100 metri quadri. Per allestirlo sono intervenuti direttamente i commercianti di Addiopizzo: ciascuno ha fornito del materiale, dalle sdraio agli arredi, alla forza lavoro. Il chiosco-bar sulla spiaggia vende prodotti pizzo-free, quelli forniti dagli imprenditori aderenti, l’arredamento è realizzato con materiali di riciclo, la raccolta dei rifiuti è rigorosamente differenziata. Della sua gestione si occuppano tutti i cittadini interessati alla tutela del bene, anche grazie ad assemblee periodiche.

Grande attenzione all’accessibilità, la spiaggia è dotata infatti di una sedia a rotelle in grado di camminare sulla sabbia e accedere al mare, e agli spazi ricreativi per bambini, grazie alla previsione di un’area giochi e ad un servizio di baby sitting. Il lido si appresta ad organizzare eventi culturali, musicali e sportivi, con tornei di beach soccer, beach volley e foot volley, lezioni di kayak e windsurf. Spazio anche alla lettura, con l’allestimento di una biblioteca in spiaggia.

Al di là del suo significato, “Sconzajuoco”  è anche il nome della barca di un amante del mare e siciliano coraggioso, Libero Grassi, imprenditore ucciso da cosa nostra per essersi ribellato ad una richiesta di pizzo. Il figlio, presente all’inaugurazione del lido, ha ringraziato: ”Finalmente c’e’ qualcuno che utilizza bene le risorse naturali della Sicilia che ogni giorno vengono sprecate”. Beni che valorizzano beni: “La memoria, cosi, ha una ricaduta sul territorio”.

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