Non profit

Giovani: concluso il Forum a Jesolo

820 giovani hanno discusso di cittadinanza europea un documento finale esprime le attese e le proposte dei ragazzi del Veneto. In allegato

di Redazione

Si è concluso il Forum dei giovani, il meeting di riflessione e confronto sul tema della cittadinanza europea che ha visto 820 giovani del Veneto riuniti al Villaggio Marzotto di Jesolo, impegnati in convegni con grandi testimoni del mondo della politica, delle istituzioni, del non profit, dello spettacolo, e coinvolti in gruppi di discussioni e laboratori creativi (teatro, danza, regia, giornalismo?). Hanno vissuto qui a Jesolo tre intere giornate, producendo alla fine, in un impegnativo lavoro di sintesi tra i gruppi, un documento che raccoglie le loro riflessioni sui temi proposti e insieme esprime le loro aspettative e le loro domande. “Con questo appuntamento l?Italia è la prima nazione ad interrogarsi sul Libro Bianco della Commissione europea ?Un Nuovo Impulso per la Gioventù Europea?. E il Veneto ne è stato l?apripista. Partirà da qui il disegno delle future politiche sociali della Regione Veneto ? dice Antonio De Poli, assessore regionale alle Politiche sociali, volontariato e non profit -. Abbiamo scelto di ascoltare i ragazzi e ciò che loro hanno da dire e da chiedere alle istituzioni e alla società. Convinti che i giovani non siano solo portatori di problematiche e di disagi, ma innanzitutto grande risorsa da valorizzare”. “Per questo primo appuntamento il bilancio è assolutamente positivo. Si è respirato grande entusiasmo e spontaneità, voglia di relazioni che durino oltre queste giornate, desiderio di mettere in agenda già ulteriori occasioni d?incontro per i prossimi mesi”. Erano 33 i ragazzi provenienti dalla provincia di Belluno, 309 da Padova, 48 da Rovigo, 57 da Treviso, 86 da Vicenza, 120 da Verona, infine 89 da Venezia. E 78 venivano dall?estero: sloveni, polacchi, croati, spagnoli, austriaci? Tra loro 434 i maschi e 386 le femmine; 388 gli studenti, 305 i lavoratori e 127 senza lavoro. Numerosi i ragazzi arrivati nella cittadina veneziana attraverso le associazioni di appartenenza, che in parte hanno anche collaborato all?organizzazione dell?evento, tra cui Cnca, Acli, Amnesty International, Agesci, Avis, Azione Cattolica, Noi Associazione, Emergency, Unimondo,? e ancora ragazzi della protezione civile, della Coldiretti, della Confcooperative, della cooperativa Il Sol.Co, di Veneto Insieme, degli InformaGiovani del Veneto?.. Ma accanto ai circa 500 legati ad associazioni, 321 sono giunti a Jesolo per iniziativa individuale, dopo aver accolto l?invito a questo momento di incontro e confronto con i coetanei del Veneto: per questi è la prima ?occasione di partecipazione?. Un segnale importante che esprime evidente il desiderio di partecipare e di condividere dei giovani, e insieme il loro bisogno di appartenenza. E dalle riflessioni emerse dai 20 gruppi di lavoro, sembrano sapere quello che vogliono i giovani del Veneto, a dispetto di tanti che li dicono disorientati, confusi, a volte superficiali e disimpegnati. Dal documento conclusivo da loro stilato, emergono chiare alcune linee guida e forti proposte [vedi allegato] anche concrete, come quella di un periodico regionale dedicato a loro, di un maggiore spazio nei mezzi di comunicazione, un sito internet di riferimento, un gruppo di lavoro regionale sulle politiche sociali che abbia tra i suoi membri loro rappresentanti. Proposta, quest?ultima, già accolta dall?assessore De Poli che ha annunciato a breve un prossimo appuntamento di incontro e verifica con alcuni rappresentanti del Forum. I ragazzi a Jesolo hanno anche partecipato a laboratori d?animazione per esprimere tutta la loro fantasia e la creatività espressiva: musica, teatro, cinematografia, danza, grafica, percussioni, giornalismo… Esperienze che hanno trovato il loro culmine nella serata conclusiva di sabato, in cui ogni gruppo ha portato sul palco le proprie performances, frutto del lavoro delle tre giornate.

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