Ecco a voi una testimonianza di Fiorenzo nella giornata del Blogging day #noslot
Buon pomeriggio a tutti,
per chi già non mi conosce vi dico che sono un ex (grazie al cielo) giocatore ludopatico, o per meglio dire azzardopatico.
La mia esperienza è piuttosto pesante: diciamo che intorno ai cinquanta anni sono riuscito a trasformare la mia esistenza, che definirei tranquilla e pure particolarmente agiata, in un autentico Inferno a causa di quelle stramaledette scatole di latta computerizzate ad hoc.
I Demoni di Ferro hanno preteso da me un tributo particolarmente alto. Si sono presi tutto: i valori, le amicizie, gli affetti, i soldi, tutto…
Ho pure rischiato di perdere il lavoro. Se fosse accaduto anche questo vi assicuro che non saprei proprio quale fine avrei fatto.
Se sono riuscito ad uscirne fuori, non senza Fatica, lo devo oltre che ad una mia presa di coscienza (peraltro parecchio postuma) a quelle persone che non mi hanno abbandonato e mi hanno aiutato e sorretto: in primis i miei datori di lavoro che letteralmente si sono resi garanti dei debiti che avevo accumulato, e poi certamente Simone Feder e la Casa del Giovane di Pavia che mi hanno accolto ed ospitato nella loro struttura anche se la mia dipendenza non era riconosciuta dall’A.S.L.
Sicuramente mi sento di affermare che la proliferazione di questa “offerta di azzardo” consentita, se non addirittura promossa in prima persona, dal nostro beneamato Stato ha portato a questo scempio, a questa piaga sociale. Oltretutto complice la mancata o distorta informazione.
Non intendo certamente sottrarmi alle mie responsabilità, ma sono più che convito che lo scenario che ho appena menzionato ha contribuito in maniera determinante all’insorgere della mia dipendenza.
E’ giunta l’ora (anzi, è già fin troppo passata…) di dire a gran voce BASTA con QUESTO SCEMPIO, NON NE POSSIAMO PIU’.
Oltretutto voglio mettervi al corrente di un altro particolare: io ho il Morbo di Parkinson oramai da 11 anni. Ebbene, nessuno mi ha mai avvisato che i farmaci per il Parkinson possono favorire l’insorgere della dipendenza all’azzardo. Ho dovuto scoprirlo da me, quando la “frittata” era fatta. Certo, mi si può dire che sin dall’inizio avrei dovuto leggere attentamente il “bugiardino” allegato al farmaco; ma in tutta sincerità chi è che lo fa?
Uno Stato che si definisce Civile deve provvedere al benessere dei propri Cittadini. Questo significa anche tutta la corretta informazione sui rischi, perché di autentici rischi stiamo parlando, che si possono correre facendoci tentare dall’azzardo.
Il fatto è che per i nostri cari Governanti, di qualunque colore siano, noi Cittadini non siamo altro che CARNE da MACELLO.
Lo Stato deve smetterla di far proliferare, se non addirittura possedere, l’industria dell’azzardo. E’ già tanto che mantenga il possesso dei Casinò (mi pare siano 4: Sanremo, Venezia, St. Vincent e Campione d’Italia) dove quanto meno la gente si deve recare apposta ed è informata sui rischi che corre.
Per il resto occorre una decisione drastica: TABULA RASA!!
Avete presente quando in Sicilia prendono tutte quelle tonnellate di arance (produzione in eccesso… mah!!) e le schiacciano con le ruspe? Ecco, si dovrebbe fare così con tutte quelle migliaia di slot-machines che hanno invaso ogni angolo delle nostre città, con tutti i pacchi di “gratta e vimci” (più correttamente andrebbero chiamati “gratta e perdi”), con le sale bingo, con il gioco on-line (altra piaga terribile!), ecc. ecc….
Signori, lasciatevelo dire da una persona che è stata all’Inferno e che, miracolosamente, ne è uscita fuori:
BASTA con il GIOCO d’AZZARDO – NON NE POSSIAMO PIU’ – GAME OVER.
@simonefeder
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