Non profit

Marcon, noi e gli aiuti umanitari

Riccardo Bonacina sulle polemiche riguardanti la Missione Arcobaleno.

di Riccardo Bonacina

Vi ho conosciuto in questi giorni grazie a un libro di Giulio Marcon sugli aiuti umanitari. Leggendolo ho capito che per chi guarda al non profit come propria prospettiva, non si può prescindere dall?appuntamento con il vostro settimanale. Per la quantità e qualità delle notizie, delle informazioni, dei dati. Non a caso Marcon, nel suo libro rimanda continuamente ai vostri articoli e informazioni sulla Missione Arcobaleno. Vi ho scoperto numeri, riflessioni che nessun altro aveva mai dato in maniera così ampia e puntuale. è così che ho cominciato a frequentare il vostro sito e le vostre pagine e sono rimasto davvero impressionato dal vostro lavoro, davvero complimenti. C?è una cosa che non ho capito benissimo, è la indubbia differenza tra la vostra filosofia e quella dell?autore del libro che mi ha permesso di scoprirvi, riguardo agli aiuti umanitari e al lavoro delle organizzazioni non governative. Anche se queste mi sono parse questioni troppo interne al Terzo settore e ai suoi professionisti per essere interessanti a noi comuni mortali. O sbaglio? Infine ho letto che lei è stato ?consulente? del Commissario straordinario della Missione Arcobaleno, cioè?
Davide Micco, Milano

Caro Davide, tutto coopera al bene, soprattutto quando ci si muove in aiuto a popolazioni in stato di emergenza. Vanno bene tutte le ?filosofie? quando si operi in buona fede e quando le ragioni dell?ideologia non prendano il sopravvento sulle ragioni dell?aiuto. Vede, anche un libro ad alto tasso di ideologia (e ipocrisia), oltre che infarcito di errori (a cominciar dai nomi), come quello di Marcon può essere utile se le ha fatto scoprire il nostro lavoro di informazione indipendente e se aiuta a riflettere sulle ragioni dell?intervento umanitario. Le organizzazioni non governative si dividono tra quelle che vivono all?ombra della politica e dei suoi finanziamenti (un numero sempre decrescente, così come i finanziamenti pubblici), e quelle che si rivolgono direttamente ai cittadini sapendo coinvolgerli negli interventi sia a livello economico che culturale. Le prime si caratterizzano per le ossessioni ideologiche e la scarsa attenzione ai bilanci, le seconde per una certa ossessione ai conti e alla rendicontazione e una certa distrazione verso i grandi discorsi. Personalmente preferisco di gran lunga la seconda ?filosofia?, la capacità di interlocuzione diretta con i cittadini e l?amore alla trasparenza. Da questo punto di vista la Missione Arcobaleno-Gestione Fondi privati è un vero must: pensi che la gestione dei 133 miliardi di lire raccolti costò 790 milioni, lo 0,6%! Questo anche grazie al fatto che tutti gli operativi e i ?consulenti?, compreso il sottoscritto, hanno lavorato a ?gratis?, come volontari. Cosa forse difficile da capire per gli stipendiati della vecchia cooperazione.

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