“Ecco il micio, che viene a farmi compagnia sul letto!”disse Nadia con un sorriso. Ma quella sensazione d’intimità familiare durò solo pochi istanti. La donna si ricordò che il suo gattino era morto mesi fa, mentre lei era ricoverata. Il materasso si era mosso per una causa niente affatto piacevole: il terremoto. Nadia era sola in casa senza i suoi familiari e fu presa dalla paura. Non sapeva come comportarsi. Provò a fare dei lunghi respiri e si rilassò, in fondo bastava solo aspettare che finisse. Per fortuna le scosse furono brevi e non causarono danni. Non era la prima volta che la sua città veniva colpita da piccoli terremoti. La vera novità per lei, costretta a camminare con le stampelle ed ancora malferma, era un’altra.Di fronte ad una sensazione di pericolo, non poteva più reagire muovendosi, alzandosi, andando in fretta per strada, magari correndo. Nadia aveva accettato serenamente la sua malattia, ma quel sisma l’aveva messa di fronte ai suoi limiti e alle difficoltà che stavano vivendo moltissime persone malate. Senza aiuti esterni, mettersi in salvo diventava quasi impossibile
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