Welfare

Coree: per tre giorni, centinaia di famiglie riunificate

È' il quinto gruppo di coreani del Sud che può, provvisoriamente, recarsi al nord per reincontrare, dopo 50, i parenti rimasti al di là del 38° parallelo. Ma la sorveglianza è stretta

di Daniela Romanello

Vengono dalla Corea del Sud e a bordo di una nave si apprestano ad affrontare uno dei momenti più emozionanti della loro vita. Si tratta di 455 persone che, sorteggiate fra oltre 120mila candidati, avranno la possibilità di riabbracciare un centinaio di parenti dai quali sono separati ormai da cinquant?anni. In base agli accordi fra Seoul e Pyongyang, infatti, per tre giorni la località montana di Kumgang ospiterà la temporanea riunificazione di famiglie che rimasero divise fra il sud e il nord della Corea durante la guerra che a metà del secolo scorso sconvolse il Paese e ne segnò la separazione. Si calcola che attualmente siano circa 8 milioni i sudcoreani che hanno parenti aldilà del 38mo parallelo e normalmente non hanno la possibilità di comunicare con loro né telefonicamente, né per via epistolare. Il gruppo che si è messo in viaggio oggi è il quinto a cui venga offerta tale opportunità dal 2000, quando i leader delle due Coree, Kim Dae Jung e Kim Jong Il, celebrarono il loro primo e storico vertice. Fu in quell?occasione che venne deciso di consentire, a piccoli scaglioni e sotto stretto controllo, la riapertura dei contatti tra famigliari che risiedono a nord e a sud della linea di armistizio.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.