Mondo

Cina: movimento indipendentista accusato di terrorismo

L'Onu ha inserito nella lista nera dei seguaci di Bin Laden il Movimento islamico del Turkestan orientale, che lotta per l'indipendenza dalla Cina

di Emanuela Citterio

Le Nazioni Unite hanno aggiunto alla lista delle organizzazioni terroristiche internazionali l?Etim (Movimento islamico del Turkestan orientale), che combatte da anni per l?indipendenza dello Xinjiang dalla Repubblica popolare cinese. A darne notizia è l’agenzia Misna sottolineando il fatto che l’Onu ha preso questa decisione a poco più di due settimane da un?analoga decisione presa dall?amministrazione degli Stati Uniti, che il mese scorso aveva appunto inserito l?Etim nella lista nera del terrorismo tenuta dal dipartimento di Stato.
Un portavoce del ministero degli Esteri cinese, Kong Quan, ha ribadito che l?obiettivo dell?organizzazione, la quale opera sotto diverse sigle, è “dividere la Cina attraverso attività terroristiche e stabilire uno Stato islamico nello Xinjiang”. Ha poi accusato l?Etim di un attentato dinamitardo avvenuto nel maggio 1995 nel capoluogo dello Xinjiang, Urumqi, e di un analogo atto terroristico risalente al marzo 1999 nella città meridionale di Hetian. “Secondo statistiche fornite dalla polizia e tuttora incomplete ? ha aggiunto Kong ? attentati dinamitardi, omicidi e violenze di vario tipo compiuti dall?Etim hanno portato finora alla morte di 166 persone ed al ferimento di 440”. Inoltre, sempre secondo il portavoce del ministero, il movimento sarebbe “strettamente collegato ad al Qaida, del miliardario saudita Osama bin Laden”. “All?indomani dell?11 settembre 2001” commenta l’agenzia di informazioni sul sud del mondo Misna, “Pechino ha abbracciato la strategia di una guerra internazionale al terrorismo lanciata dagli Usa, approfittandone per intensificare la sua azione di repressione dei movimenti ribelli interni quali appunto quelli attivi nello Xinjiang. Regione autonoma prevalentemente desertica e petrolifera, confinante a nord con Kazakistan e Mongolia e a sud con Kashmir e Tibet, lo Xinjiang è da tempo teatro di attentati dei separatisti che lottano per la costituzione di uno Stato indipendente del Turkestan orientale. Il 60 per cento dei circa 17 milioni di persone che abitano in Xinjiang appartiene all?etnia uighura”.

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