Ritorno a parlare delle avventure delle mie gambe. Non ricordo se ho già raccontato di essere andata a scuola dalle suore. Non ho fatto tutto il ciclo dei miei studi in una scuola religiosa, ma ho frequentate le elementari, al noto istituto Virginia Agnelli di Torino. Sono cresciuta con i filmini a cartoni animati sulla vita di Don Bosco, San Domenico Savio e i vari santi sociali del Piemonte. C’erano ovunque appese immagini religiose e ricordo quanto ero affezionata alla statua della Madonna che ci accoglieva ogni giorno nell’atrio della scuola. Tutti i giovedì mattina poi, le lezioni si interrompevano per farci assistere alla messa nella cappella interna all’istituto. Mi ricordo i canti, le preghiere e i momenti di maggior riflessione della cerimonia in cui era necessario inginocchiarsi. Quanto mi piacevano quegli istanti di raccoglimento, come mi sentivo buona e saggia, in fondo mi piaceva proprio l’atto di piegare le gambe e poggiarle sul predellino della panca della chiesa. A ripensarci, mi viene da sorridere e provo una chiara fitta di nostalgia non solo per il rimpianto dell’infanzia. Quel gesto di mettermi in ginocchio non riesco praticamente più a farlo, o meglio l’ipertono delle mie ginocchia, fa si che io non riesca a stare per molto tempo in quella posizione senza avere forti dolori o strane reazioni dei tendini che rischiano di farmi cadere. Un vero problema non riuscire a stare in ginocchio non solo per la preghiera, Per rialzarmi dopo un’eventuale caduta, ad esempio, faccio molta fatica ad appoggiare le ginocchia a terra. Un vero pasticcio! Mi piace ironizzare pensando a Gianni Morandi e a uno dei suoi brani più famosi. Se avesse avuto la sclerosi multipla, probabilmente non avrebbe mai potuto cantare In ginocchio da te, povero Gianni! Voglio concludere quest’angolo dedicato alla genuflessione con un aneddoto. Un giorno al day hospital delle Molinette di Torino dove ogni mese mi sottopongo ad una flebo, l’infermiera che mi seguiva volle darmi un consiglio contro la depressione.”Ogni tanto prendi in mano la bibbia, inginocchiati e leggi qualche passo!” Si piego le ginocchia e poi devono chiamare il carro attrezzi pensai ridendo tra me e me!
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