Mondo

Iraq: nel ’98 contatti segreti con Israele

L'ex-premier israeliano Netanyahu: durante la crisi degli ispettori Onu del '98, Saddam mi assicurò che non aveva intenzione di colpirci

di Giampaolo Cerri

Saddam che parla con il premier israeliano. Uno scenario da fantapolitica, visto che il rais di Baghadad è sempre stato considerato il nemico pubblico numero uno di Gerusalemme, contro cui scaglio i suoi missili Scud durante la Guerra del Golfo. Eppure, come ha rivelato oggi l’ex-premier Benyamin Netanyahu in un’intervista alla radio militare israeliana, durante la crisi del ’98 per la presenza degli osservatori Onu Saddam lo contattò. «In quel messaggio – spiega Netanyahu, in una intervista alla radio militare – Saddam mi assicurò che non aveva alcuna intenzione di colpire Israele». «Gli risposi che si trattava di una decisione saggia», ha aggiunto l’ex premier facendo capire che, in questa occasione, Israele avrebbe risposto militarmente. Netanyahu ha detto che a suo parere gli Stati Uniti hanno deciso di agire contro l’Iraq, per impedire che pericolose armi di distruzione di massa e in prospettiva anche ordigni nucleari giungano nelle mani di terroristi arabi. «’Se cio’ dovesse avvenire – ha stimato – l’attacco alle Torri Gemelle diventerebbe, in paragone, un gioco di bambini».


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