Cultura

Quando la musica non gioca d’azzardo

di Lorenzo Maria Alvaro

«Cara mamma, scusa: ho sciupato tutti i soldi al gioco». Così ha giustificato il suo gesto un ragazzo di 19 anni a Ischia prima di lanciarsi giù da una scogliera.  Aveva bruciato tutti i suoi risparmi giocando on line. Poker e scommesse. Ora c’è la consueta gara, da parte di politici e istituzioni, nella dichiarazione belligerante e ad effetto. Gli stessi politici e istituzioni che hanno permesso a questo virus di attecchire e andare in metastasi in tutto il tessuto sociale italiano.

BattitiPerMinuto è un blog musicale, e in molti vi starete chiedendo perchè si parli di qualcosa che non c’entra nulla con performance e dischi. La risposta è nella natura stessa della musica, che, come ogni arte, è prima di tutto osservazione. E di fronte a quello che sta succedendo in Italia sul tema del gioco d’azzardo legalizzato (tema su cui Vita si sta spendendo molto) non si può far finta di niente. La musica dovrebbe schierarsi.

Come hanno fatto i ragazzi della Casa del Giovane di Pavia, giovani rapper, con la loro canzone “Azzardopatia”

Il video e la canzone sono un progetto di Simone Feder (psicologo della casa del Giovane) e Giorgio Magarò. Musicalmente è targato 96RECORDS, composta da Bundias (Luca), Dusk (Giorgio), Trash (Simone), Ill Side (Fabrizio) e Paco (Ricard).

L’hip hop è il genere di denuncia per eccellenza. Forse l’unico che in questo periodo storico assolve veramente alla funzione del cantautorato. Almeno nella forma che abbiamo conosciuto negli anni ’70, rivolto a temi sociali o politici.

L’azzardo è stato rappato anche da gruppi più celebri. Gli One Mic di Torino (da cui proviene Ensi) avevano fatto uscire la canzone “Mi azzardo a vivere”


Mentre il milanese Marracash in featuring con Emis Killa era recentemente uscito con “Slot machine”.

In entrambi i casi gli artisti invitano a scommettere su di sé e sulle proprie capacità.

Questione, quella della presa di posizione musicale, che sembrano aver compreso a fondo a Sesto, in provincia di Milano. Venerdì 5 luglio alle 21 il cineteatro Manzoni in piazza Petazzi andrà in scena “È festival”. Un concerto per sensibilizzare le persone sulla ludopatia. Sul palco si alterneranno Giorgio “Fico” Piazza, già bassista della Premiata Forneria Marconi, e i Some Skunk Rock, i MotelNoire e Ann & the Harpers, i Colpi Repentini e gli Old School Punk, Arena e MartinP.
L’evento è promosso dalla onlus “Un ponte per Sesto” nell’ambito del progetto “Rock stop slot”.

 

 

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