Cultura

Sanremo è solo lo specchio fedele della nostra condizione

di Lorenzo Maria Alvaro

A leggere l’elenco di musicisti che parteciperanno al Festival di Sanremo 2015, targato Carlo Conti, viene il sospetto di essere compagni di viaggio di Marty McFly. Se «non si esce vivi dagli anni 80» come cantava Manuel Agnelli sembra che invece dagli anni 90 non solo si è usciti vivi e vegeti ma si è anche in prima linea per calcare il palco dell’Ariston. Riesumati per l’occasione dal nuovo corso contiano ci sono Raf, Marco Masini, Nek, Gianluca Grignani, Alex Britti e Irene Grandi. Abbastanza per dare un senso di déjà vu a chiunque abbia più di 25 anni.

La domanda che in tanti si stanno facendo è la più banale possibile: ma non c’era veramente niente di meglio?

La risposta è da ricercare nel livello dell’informazione musicale italiana.

Nei giorni scorsi ci sono stati i Grammy Awards 2015 e a vincere il premio per l’album dell’anno è stato Beck con “Morning phase”. Ora Beck, all’anagrafe Beck Hansen, è un musicista americano di Los Angeles. Campione indie è sulle scene dal 1993 con all’attivo 12 album. Il suo è stato un successo pressoché istantaneo di pubblico che lo ha portato in soli 3 anni a vincere nel 1996 due Grammy come “best alternative music album” e “best male rock vocal performance”. Ha collaborato tra gli altri con Peral Jam, Pink, Macy Gray e White Stripes.

Vi starete chiedendo perché questo mio inutile pippone. Perché per i principali quotidiani italiani (leggasi Corriere e Repubblica) si tratta «di un giovane britannico esordiente».


In Italia, quello che nel resto del mondo è una pietra miliare della musica, è uno sconosciuto non meglio identificato che ha scalzato a sorpresa veri big come Beyoncé (sic).

Ma non è finita. Perché questa bella dimostrazione di professionalità del giornalismo musicale arriva poco dopo un’altra perla. Recentemente è scomparso un gigante come Demis Roussos. Ma mentre tutto il mondo piangeva la sua scomparsa in Italia diversi quotidiani (in particolare Libero) e non solo online lo ricordavano con una grande foto che in realtà ritraeva Riccardo Fogli, che imitava l’artista Egiziano, al programma “Tale e Quale Show”.

 

Tornando alla domanda inziale (ma non c’era proprio niente di meglio?) la risposta potrebbe essere che di sicuro poteva esserci qualcosa di molto peggio. Come Platinette che diventa cantante, ad esempio…

 

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