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Fisco: Onlus anche chi tutela diritti civili
Il Fisco estende l'area dei soggetti Onlus con una risoluzione dell'Agenzia delle Entrate
di Redazione
Viene ampliato il numero dei soggetti che possono acquisire la qualifica di onlus. Lo comunica l’Agenzia delle Entrate che ha chiarito i criteri circa l’esatta individuazione dell’attivita’ di beneficenza. In sostanza, spiega ‘Fisco oggi’, il principio di immanenza del fine solidaristico nell’attivita’ di beneficenza, come pure nelle attivita’ di assistenza sociale socio-sanitaria, va inteso nel senso che dette attivita’ devono essere necessariamente rivolte nei confronti di categorie particolarmente vulnerabili, al fine di assicurarne la protezione sociale. Secondo l’Agenzia con il termine beneficenza non sono da intendere soltanto prestazioni di carattere erogativo, ossia le donazioni in denaro o in natura a favore degli indigenti, ma anche quelle, sempre di carattere erogativo, finalizzate ad alleviare le condizioni di bisogno di soggetti meritevoli di solidarieta’ sociale. Ivi comprese le erogazioni effettuate a favore di enti che operano direttamente nei confronti delle suddette persone. L’Agenzia quindi ha ritenuto riconducibili nella beneficenza le erogazioni gratuite, in denaro o in natura, effettuate nei confronti di altre onlus o di enti pubblici che operano nell’ambito dell’assistenza sociale e socio-sanitaria, dell’assistenza sanitaria, della tutela dei diritti civili, della ricerca scientifica indirizzata allo studio di patologie di particolare rilevanza sociale, degli aiuti umanitari. Possono, in sostanza, essere considerate onlus, nel rispetto dei requisiti di legge, anche le organizzazioni che svolgono attivita’ di beneficenza raccogliendo fondi, anche tramite campagne di sensibilizzazione, che vengono riversati a enti pubblici o ad altre onlus che operano direttamente negli ambiti sopra ricordati.
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