Entrare in una classe di scuola media è emozionante e spaventoso. Riconduco dell’eroismo agli esponenti della genea degli insegnanti che compiono quotidianamente quel passo. I preadolescenti sono adulti embrionali, la popolazione del futuro, coloro che fronteggeranno le crisi ambientali, gli alieni e il terrorismo quadridimensionale mentre le versioni incartapecorite di noi stessi s’intratterranno a guardare lavori stradali proiettati sul muro del salotto grazie ad una webcam.
Se hai superato i 25 anni, in un’aula di tredicenni vai ad ascoltare, a conoscerli, a capire chi sono. In ultima istanza ad imparare. E questa cosa che dai giovanissimi s’impara suona talvolta come un ritornello da galateo, cosa vuoi imparare dai ragazzini?
Per conoscere devi farti conoscere, e per farlo devi parlare. I primi minuti sono decisivi, c’è da essere brillanti e autorevoli, la tua credibilità può essere fatta a pezzi in qualunque momento per dinamiche che, se non hai confidenza con quel gruppo classe, puoi soltanto provare a ricostruire postumo. Cerco di adottare più livelli di interazione con i ragazzi, per coglierli alla sprovvista, e talvolta ci riesco altre volte no, ma quello di oggi è un gruppo particolarmente tranquillo.
La consegna che do loro consiste nel realizzare quello che, inappropriatamente, definisco il “blog personale”, un cartellone con uno sfondo disegnato che racconti di una loro passione e che riporti una serie di classifiche: le lingue straniere che vorrebbero parlare, gli sport preferiti, le citazioni delle canzoni che più amano, ma anche i primi tre scrittori, attori, musicisti che…
“Prof, valgono gli youtuber?”.
Intendiamoci: so perfettamente chi siano gli youtuber, però la domanda mi ha comunque spiazzato; non avevo mai pensato di considerarli alla stregua di cantanti o artisti. Non ci avevo mai pensato, per una serie di motivazioni più o meno cervellotiche, ma in fin dei conti si tratta di un semplice gap anagrafico. L’attenzione al fatto che ci si muove in un contesto culturale che ha (anche) protagonisti differenti dai miei è una delle cose che ho imparato.
“Certo che valgono, non l’avevo detto? Gli youtuber valgono”.
Immagine| @Techniker Krankenkasse
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