Provate a connettervi con quei momenti della vostra vita in cui avete avuto paura, in cui vi siete sentiti soli. Momenti dove la nostalgia vi mordeva. Dove l’abbandono vi aveva fatto visita. Ricordate i vostri occhi.
La guerra ha quegli occhi. Terrorizzati, lucidi, stanchi, soli, vuoti. Ed alcuni bambini, nel mondo, provano quelle sensazioni ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. È straziante, è reale. Succede.
Almeno, ricordiamo. E preghiamo.