Famiglia

Elettrosmog:il sì della commissione

La commissione Ambiente di Montecitorio ha approvato il Ddl sull'inquinamento elettromagnetico.

di Redazione

Camera: la commissione Ambiente di Montecitorio ha approvato il Ddl sull?inquinamento elettromagnetico. Il testo della legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, il cosiddetto ?elettrosmog? è stato licenziato dalla Commissione con alcune innovazioni rispetto a quello presentato dal Governo circa un anno fa. Il Ddl passa ora all?esame dell?aula. Viene estesa l?applicazione del raggio d?azione dell?elettrosmog, si prevedono maggiori protezioni per i bambini e si appesantiscono le sanzioni per i recidivi. Queste alcune delle novità inserite nel testo approvato dalla Commissione, il 17 marzo. Nel complesso viene mantenuto l?impianto originale, ma sono stati ampliati i campi di applicazione della legge agli impianti radioelettrici, comprese le stazioni radio per la telefonia mobile e gli impianti per la radiodiffusione. È stato inserito il concetto di esposizione, cioè la condizione della persona soggetta a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, oppure a correnti di contatto o di origine artificiale. Nel testo si prevede inoltre che entro tre anni i soggetti che gestiscono gli impianti dovranno proporre un piano di risanamento nel quale si pone particolare attenzione alle esigenze di protezione della popolazione infantile. Il risanamento, poi dovrà essere completato in 12 anni, l?onere è a carico dei proprietari degli elettrodotti. Anche lo Stato dovrà attivarsi: dovranno essere determinati i parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti. All?interno di queste fasce non è consentito nessun insediamento di edifici a uso residenziale, scolastico o sanitario. Stop quindi alla selva di antenne al confine dei cortili delle scuole. Inoltre, vengono individuate le tecniche di misurazione e di rilevamento dell?inquinamento elettromagnetico, di esclusiva competenza del ministero dell?Ambiente. Prevista poi l?istituzione di una Commissione tecnico scientifica composta da 14 esperti che ogni anno farà un rapporto che il ministro presenterà poi al Parlamento.


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