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Sui banchi da sei a diciotto anni

Il relatore Sergio Soave(Ds)ha presentato,il 17 marzo,alla commissione Cultura di Montecitorio il nuovo testo sulla riforma dei cicli scolastici.

di Redazione

Camera: il relatore Sergio Soave (Ds) ha presentato, il 17 marzo, alla commissione Cultura di Montecitorio il nuovo testo sulla riforma dei cicli scolastici. Viene mantenuto l?innalzamento dell?obbligo scolastico fino a 15 anni, recentemente approvato, che viene poi innalzato ulteriormente a 18 anni come era del resto previsto dal Ddl presentato dal ministro Berlinguer. Il nuovo testo comunque si discosta in diversi punti dal precedente. Il ruolino di marcia della riforma dei cicli scolastici prevede l?approvazione della Camera entro l?estate per consentire al Senato di esaminarlo entro il mese di settembre.
Era il luglio del 1997 quando il governo ha presentato la legge quadro per il riordino dei cicli di istruzione. Ora alla Commissione Cultura il relatore ha presentato il nuovo testo sulla riforma dei cicli. Nel testo si prevede ancora a 18 anni l?innalzamento dell?obbligo e la divisione in due cicli del sistema di istruzione, ma con alcune differenze rispetto a quello originale. Innanzitutto dove si prevedeva la divisione in due cicli di sei anni a partire dall?ultimo anno di scuola materna, ora non si parte più con l?obbligo a cinque anni. Il primo ciclo di sette anni, che unifica elementari e i primi due anni di medie inferiori, mentre il secondo va dai 13 ai 18 anni e verrà suddiviso in un biennio di indirizzo flessibile (sarà cioè possibile cambiare scuola in corso d?anno) mentre l?ultimo triennio avrà un indirizzo tradizionale. Rispetto a oggi non si uscirà più dalla scuola dell?obbligo a 19 anni, ma si terminerà il sistema formativo obbligatorio a 18 anni. Questo obbligo conferma anche la recente legge approvata dal Parlamento secondo la quale per l?assolvimento degli ultimi tre anni di completamento dell?obbligo ci si potrà avvalere sia della scuola, sia della formazione professionale che dell?apprendistato.

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