Welfare

Un welfare generativo?

di Francesca Rizzi

Questa volta siamo in un workshop organizzato insieme a “Vita” con la presenza di alcune delle aziende best pratices nel welfare ( Nestlé, Sace, Unipol).

Il tema è: ” Il Welfare incontra il terzo settore”. La nuova legislazione sul welfare aziendale, sul terzo settore, ma anche le prospettive che si intravedono con l’ alternanza scuola lavoro pongono tutti noi di fronte a sfide di cui oggi ne cogliamo le grandi potenzialità, ma su cui ancora non siamo del tutto preparati o consapevoli.

Temi come l’ assistenza agli anziani, il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, dagli asili alle scuole materne, alle scuole dell’ infanzia, all’ orientamento scolastico e professionale dei figli dei dipendenti, la salute e il benessere delle persone sono sul tavolo di lavoro dei protagonisti di questa nuova stagione

Percepiamo la necessità di lavorare insieme in una alleanza coinvolgendo le istituzioni e i territori per dare nuova linfa al welfare. Un welfare condiviso tra aziende e terzo settore che affianchi e integri quello pubblico in un sistema a rete tra i vari attori. E in questo senso si muovono le iniziative delle tre aziende sopra citate. Il fare rete della Nestlé con le aziende del comprensorio tra il comune di Assago e Rozzano dove hanno la loro sede, “Adotta una scuola”, che allarga la fascia    dell’ orientamento scolastico non solo ai figli dei colleghi, ma agli amici e a scuole del territorio, o il Filo Nido e il Cubo di Unipol, “incubatore” di iniziative culturali in collaborazione con le istituzioni locali, nonché iniziative che anche Jontly sta per lanciare sul mondo della non autosufficienza in stretta collaborazione con cooperative sociali.

Solo così potremmo parlare di welfare generativo, motore di motivazione, produttività, benessere organizzativo per le aziende e di lavoro, di nuovo slancio per il mondo cooperativo e del terzo settore e benefici per l’ economia del Paese.

 

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