Formazione

Wto: Brasile contro Usa per sussidi agricoli

Le sovvenzioni di Bush agli agricoltori di soia americani hanno causato 900 milioni di dollari di perdite ai brasiliani

di Giampaolo Cerri

La globalizzazione che piace all’America – abbattere le barriere doganali altrui ma non le proprie – sotto accusa al Wto. Gli ingenti aiuti all’agricoltura statunitense decretati da Bush hanno provocato un ricorso del governo brasiliano che contesta l’introduzione di sussidi concessi da Washington ai produttori di soia. Queste sovvenzioni, secondo le autorita’ brasiliane, avrebbero causato una perdita di 900 milioni di dollari agli operatori carioca solo nel 2002. La Confederazione brasiliana dell’agricoltura ha presentato nei giorni scorsi le motivazioni del ricorso che effettuera’ davanti all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro gli Usa. Secondo il presidente della Confederazione Antonio de Salvo ”lo studio dimostra che, tra gli altri problemi, nel corso del 2002 i produttori di soia brasiliano hanno perso utili per circa 900 milioni di dollari nelle esportazioni a causa dei sussidi americani”. Un bilancio che si fa piu’ pesante se si analizzano gli ultimi 4 anni: gli esportatori brasiliani di soia hanno perduto utili complessivi per 1.984 milioni di dollari. Il Brasile chiede, dunque, soddisfazione e ricorre a Ginevra sventolando le prove ”che gli Stati Uniti hanno infranto la ‘Clausola della pace”’, inserita nell’accordo pattuito nel 1994 tra tutti i paesi membri del Gatt. In base a questa clausola tutti i Paesi membri si erano impegnati a non contestare fino al 2004 davanti al Wto i sussidi agricoli dei Paesi Gatt, sempre che non vi fossero eccessi. Come si ricordera’ il Brasile fa parte del cosiddetto gruppo di Cairns che da tempo si batte per la riduzione dei sussidi all’agricoltura concessi da Usa, Unione Europea e Giappone. Alla conferenza del Wto a Doha lo scorso anno il Gruppo Cairns – di cui fanno parte 18 Paesi tra cui Australia, Argentina, Brasile e Canada – aveva sostenuto che Usa, Ue e Giappone spendono 360 miliardi di dollari all’anno in sussidi agricoli e che cio’ fa perdere ai paesi che fanno parte dell’organismo almeno due miliardi di dollari di esportazioni al giorno. Dal canto loro gli Usa avevano tentato un avvicinamento al gruppo sostenendo che, diversamente dalla Ue, Washington sussidia solo la produzione agricola e non l’export. Il Brasile, almeno sulla soia, non ci crede piu’


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