Sostenibilità

Speculazioni sull’Euro: fronte unito di 8 associazioni

L'emergenza rincari ha spinto ad allearsi 8 delle 12 associazioni di consumatori. Una nuova coalizione che però polemizza apertamente con Codacons e Federconsumatori

di Barbara Fabiani

Otto associazioni per la tutela dei consumatori hanno sottoscritto un unico “Manifesto per un consumerismo nuovo in Italia” e predisposto un documento comune di proposte che presenteranno domani al Ministro Marzano, sul tema dei prezzi al consumo ma anche delle tariffe energetiche, dei servizi , scuola e R.c.a .
Si tratta di Adiconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega dei Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Consumatori (con un totale di iscritti di 284.676 soci) da oggi uniti sotto la sigla “Coalizione per i Consumatori”.

Una decisione che risponde alla critica rivolta alle associazioni per i consumatori di essere incapaci di seguire una linea comune, ma che ha come ulteriore motivazione un’aperta e dura polemica con la parte restante del panorama di associazioni in questo settoro. In particolare con Federconsumatori , Codacons, Abusdef, Adoc, anch’esse riunite in un unico coordinamento denominato “Intesa dei consumatori”, a cui prossimamente si forse si aggiungerà anche Casa del Consumatore.

Infatti, insieme alle aspre critiche contro comportamenti scorretti e speculativi dei commercianti che , secondo gli 8 , sono la vera ragione del repentino impoverimento dei portafogli degli italiani; insieme alle stroncature dei dati Istat sull’inflazione (al quale si chiede di mettere a punto un paniere e un sistema di rilevazioni credibili); insieme alle proteste contro l’incongruenza dei provvedimenti del governo; oltre a tutto ciò la“Coalizione” nasce in chiave critica verso le 4 cugine.

“Parolaie” e “sensazionaliste”, “Pronte a comparire in televisione a qualunque costo, fosse anche per difendere gli utenti del calcio dall’abuso dell’arbitro Moreno”, dicono delle colleghe le associazioni della neonata Coalizione .
L’accusa più pesante rivolta alle altre associazioni è di voler fare della difesa dei consumatori un terreno di rivendicazioni politiche, anche per compiacere questa o quella parte del Parlamento ritenuta più “vicina”.
“Vogliamo lavorare insieme realizzando un consumerismo unitario, indipendente ed autonomo dagli schieramenti politici, dalle imprese e dalle organizzazioni sindacali, ma costantemente impegnato nel confronto con le forze sociali”, si legge nel Manifesto della Coalizione

Un’altra aspra critica rivolta alle associazione fuori dalla coalizione è di convincere sistematicamente e con troppa facilità i propri assistiti a ricorrere agli uffici legali.
Per questo il gruppo delle 8 sottolinea il proprio impegno a ricorre a mezzi di composizione extragiudiziale delle controversie, come ad esempio l’arbitrato.

Innegabilmente è un clima avvelenato quello in cui si muovono le associazioni dei consumatori, e in un momento in cui i consumatori vengono stangati.
O forse è proprio per una debolezza dello stesso sistema di tutela dei consumatori che le pesanti speculazioni legate all’introduzione dell’euro non hanno trovato argini. Speculazioni partite anche dal governo, con l’arrotondamento dei giochi del lotto e delle sigarette, mentre le segnalazioni delle associazioni fin da febbraio non hanno avuto altra risposta che la negazione dell’evidenza.

Che fare prima che il giochino si rompa e l’erosione del potere d’acquisto rovini a tutti la festa?

La Coalizione ha diverse proposte su una dozzina di aree problematiche da esporre domani al Ministro Marzano.
Riguardo al rincaro dei prezzi si suggerisce di non premiare con bollini blu il semplice arresto dei rincari già avvenuti, ma di verificare attraverso le fatture dei commercianti l’effettiva sproporzione tra prezzi all’ingrosso e al dettaglio. Insomma, metter in atto quei controlli e quelle sanzioni mancate fino ad oggi. Errore imperdonabile nel paese dei furbi.

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