Famiglia

A Calcutta 30 bambini morti in ospedale. Forse per incuria

Ma i piccoli deceduti potrebbero essere anche 200. I genitori stringono d'assedio l'ospedale pediatrico B. C. Roy. I ricoverati sono 600. Intanto sono sospese le accettazioni di nuovi malati

di Daniela Romanello

Sono una trentina ma potrebbero essere molti di piu’ – forse 200 – i bambini morti per incuria nelle ultime settimane nell’ ospedale “B.C.Roy” di Calcutta, la metropoli dell’ India orientale. Secondo parenti delle vittime, 30 bambini sono morti in una settimana per mancanza di ossigeno. L’ ultimo, un bambino di 5 anni, e’ morto oggi. Da ieri decine di genitori e parenti dei piccoli assediano l’ ospedale, chiedendo l’ intervento delle autorita’ cittadine. L’ unica misura presa finora e’ stata la sospensione dei ricoveri nell’ ospedale per “mancanza di letti e di rifornimenti di ossigeno”. Un reporter dell’ agenzia d’ informazione indiana Pti, che ha visitato l’ ospedale, riferisce di aver trovato decine di bambini “abbandonati a se stessi, ammucchiati in quattro o cinque per letto”. Il governo della provincia del West Bengal, della quale Calcutta e’ la capitale, ha ordinato l’ apertura di un’ inchiesta amministrativa sull’ accaduto escludendo almeno per il momento un’ azione giudiziaria. Il ministro della Salute, Surya Kant Mishra, ha negato che i decessi siano dovuti a negligenze dell’ ospedale ed ha aggiunto che cinque o sei morti al giorno rientrano nella normalita’. Nell’ ospedale sono ricoverati attualmente circa 600 bambini. La direzione del “B.C.Roy” ha affermato che i decessi dei giorni scorsi sono stati causati da “crisi cardio-respiratorie, meningite encefalitica e broncopolmonite”.


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