Salute

Cina: liberato Wan Yanhai, sfida il governo sull’Aids

Era sparito nel nulla più di una settimana fa, i suoi volontari ora chiedono spiegazioni al governo

di Carlotta Jesi

Wan Yanhai, attivista simbolo della lotta all’Aids in Cina sparito nel nulla più di una settimana fa, è tornato a Pechino. Ma il silenzio dei suoi famigliari e dei volontari delle campagne anti Aids alimentano il sospetto che sia stato sequestrato dalle autorità cinesi e “interrogato” sul suo ruolo nella campagne di sensibilizzazione che hanno svelato al mondo intero il colpevole silenzio del governo cinese sulla diffusione dell’epidemia nel Paese.

Wan Yanhai è al centro delle campagne di sensibilizzazione sull’Aids fin dal 1994, quando fu costretto a lasciare il suo impiego presso l’ufficio sanitario nazionale perché difendeva troppo i diritti dei gay e dei sieropositivi. Da allora, Wan si è occupato di denunciare il silenzio del governo sull’epidemia in corso in Cina: dove il virus ha già infettato 1,5 milioni di persone.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.