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Johannesburg: intese raggiunte e nodi da sciogliere

Gli accordi raggiunti e i nodi da sciogliere. Il punto a due giorni dalla chiusura del Vertice

di Redazione

Con la sessione cui partecipano i capi di stato e di governo, il Vertice di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile ha imboccato la dirittura d’arrivo e tra due giorni chiuderà’ i battenti. Convocato per dare attuazione alle raccomandazioni adottate 10 anni fa al Vertice della Terra di Rio de Janeiro, si e’ presentato al nastro di partenza con cinque priorita’ proposte dall’Onu: 1) Accesso a risorse idriche e a acque pulite; 2) Accesso all’energia elettrica; 3) Lotta contro l’Aids e le malattie tropicali; 4) Accesso dei prodotti agricoli del Sud ai mercati del Nord; 5) Biodiversità. Ecco i risultati raggiunti a tutt’oggi. Le intese

  • ACQUE PULITE E PURIFICATE – Accordo che fissa al 2015 la scadenza per dimezzare il numero delle persone che non hanno accesso all’acqua pulita. I paesi in via di sviluppo si sono detti moderatamente soddisfatti ma hanno ricordato che nei dieci giorni del Vertice saranno morti 50 mila bambini per malattie correlata alla mancanza di adeguati servizi igienici.
  • COMMERCIO – Concordato un testo in cui si stabilisce il legame tra regole commerciali, regole ambientali e sviluppo.
  • BIODIVERSITA’ – Riduzione del ritmo di estinzione delle specie entro il 2010: sei mesi fa alla Convenzione sulla biodiversità all’Aja i paesi ricchi avevano concordato sulla parola ‘dimezzamento’;
  • SOSTANZE CHIMICHE DANNOSE – Impegno per ridurre al minimo i danni all’ambiente e alla salute entro il 2020. Secondo il Wwf questo accordo è più debole di altre intese multilaterali.
  • INQUINAMENTO MARINO – Il testo include un impegno per pesca sostenibile e eliminazione dei sussidi distorsivi del commercio.
  • KYOTO – Accordo per un appello ai paesi che non hanno ancora ratificato il protocollo perche’ lo facciano in ”modo tempestivo”.
  • RISORSE NATURALI – Dal testo sono spariti riferimenti a target, principio di precauzione e approccio ecologico. I nodi da sciogliere
  • ENERGIA PULITA – Usa sono contrari a fissare un target per aumentarne la produzione (la Ue propone di raggiungere entro il 2010 un aumento dell’energia rinnovabile). Secondo il Wwf, dopo un accordo raggiunto in nottata tra Usa e Iran, i colloqui sono naufragati. Anche l’Opec (che gestisce i negoziati su questo aspetto per conto del G77) sta lavorando per evitare target.
  • DIRITTI UMANI E BUON GOVERNO – Un’iniziativa italiana per diffondere nel mondo ‘un modello universale’ di gestione dello Stato e’ stata presentata a Johannesburg dal premier Silvio Berlusconi. Il modello italiano potrebbe togliere ai paesi ricchi “un alibi” talvolta usato per negare aiuti: la mancanza di certezze sul fatto che i soldi stanziati vadano veramente a buon fine o piuttosto ”nelle tasche” di qualche corrotto.
  • CONTRACCEZIONE E ABORTO – Per la salute, non c’e’ accordo sui diritti alla contraccezione e all’aborto. La controversia e’ attorno ad un paragrafo in cui si chiede migliori servizi sanitari ”nel rispetto delle leggi nazionali e dei valori culturali e religiosi”.
  • PRODUZIONE SOSTENIBILE E CONSUMI – Resta da decidere se stabilire un programma di azione globale o se indicarla solo come punto di riferimento per le azioni a livello locale.

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