Famiglia

Johannesburg: le ong italiane sull’intervento di Berlusconi

Focsiv, Campagna per la Riforma della Banca mondiale e Cipsi all'unisono: "Che delusione".

di Redazione

Alla crescente delusione delle ONG Italiane per i risultati prodotti dal Comunicato Focsiv Vertice sullo Sviluppo Sostenibile in corso a Johannesburg ora si aggiunge quella per il discorso ufficiale dell?Italia pronunciato questo pomeriggio dal Presidente del Consiglio Berlusconi, ben diverso da quelli di altri leader dei Paesi membri dell?Unione Europea che hanno formulato proposte concrete e coraggiose. Il Presidente Chirac, ad esempio, ha chiesto nuovamente la creazione di un Consiglio di Sicurezza Economica e Sociale in seno alle Nazioni Unite e di un?Agenzia Mondiale per l?Ambiente, accogliendo le richieste avanzate dalle ONG negli ultimi mesi e invitando i Governi a ?non chiudere gli occhi di fronte ad un mondo che brucia?. Il Primo Ministro belga Verhofstadt ha caldamente invitato il Presidente Mbeki a produrre una dichiarazione politica conclusiva del Vertice molto più coraggiosa e generosa del deludente Piano di Azione adottato dalla Conferenza che, ad esempio, definisca a chiare lettere l?assoluta necessità di eliminare i sussidi alle esportazioni da parte dei Paesi ricchi e dell?UE, o proponga un G8 composto dai principali gruppi continentali quali l?Organizzazione Unitaria Africana (OUA). Il cancelliere Schroeder, infine, ha richiamato i Paesi al dovere di adottare il protocollo di Kyoto e a mettere a disposizione le risorse necessarie per un reale accesso ai mercati ed una rinnovata cooperazione allo sviluppo con i Paesi poveri. ?Il discorso pronunciato dal Presidente Berlusconi ? dichiara il Presidente dell?Associazione ONG Italiane Sergio Marelli, presente al Vertice di Johannesburg ? si è distinto per la coerenza con l?ormai assodata linea del Governo italiano in materia di cooperazione internazionale. Come più volte ribadito, secondo Berlusconi i Paesi poveri costituiscono per le nostre tecnologie un mercato in cui i nostri Ambasciatori devono promuovere la penetrazione commerciale italiana. E a Johannesburg il prodotto offerto dal Capo della diplomazia italiana è il modello informatico che Berlusconi vuole venga imposto a tutti i Paesi che vorranno ancora chiedere aiuti ai Paesi ricchi da qui ai prossimi cinque anni.? E-governement e de-tax sono le due iniziative sbandierate dal Presidente del Consiglio di fronte agli oltre 100 capi di Stato e di Governo presenti alla Conferenza quali concrete iniziative promosse dall?Italia. ?Stupisce l?assoluta avulsità del discorso di Berlusconi rispetto alle grandi questioni affrontate alla Conferenza, molte delle quali ancora lontano dal trovare una soluzione tra i governi ? continua Marelli. Le stesse cose potevano essere dette in qualunque altra occasione, come di fatto continua a fare il nostro Presidente del Consiglio. La speranza di un?Italia leader o quanto meno propositiva sulle grandi questioni aperte che stendono inquietanti ombre sulla sostenibilità dello sviluppo del nostro pianeta ? conclude il Presidente Marelli ? è stata ancora una volta disattesa da un Governo che sembra ascoltare unicamente i propri interessi?. Campagna per la Riforma della Banca mondiale Il Summit sullo Sviluppo Sostenibile vede protagonisti in queste ore i capi di stato e di governo, che stanno tenendo i loro discorsi dopo aver ascoltato il severo monito del Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, che ha richiamato i paesi del Nord del mondo alle loro responsabilità, denunciando come il loro modello di sviluppo sia conveniente per pochi, ma disastroso per molti. Il presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi, nei cinque minuti di tempo a disposizione, ha dimenticato di menzionare l?ambiente e ha posto l?accento su due tematiche; l?e-technology per migliorare l?efficienza della pubblica amministrazione dei paesi in via di sviluppo e la detax per aumentare gli aiuti allo sviluppo. ?E? singolare che l?Italia punti ad un sistema di information technology per le amministrazioni del sud del mondo quando il problema principale rimane quello di trovare l?elettricità per alimentare i computer? ha dichiarato Antonio Tricarico, coordinatore della Campagna per la riforma della banca mondiale, presente a Johannesburg. ?Le rinnovabili sono la soluzione, ma da Johannesburg sembra uscire soltanto un target del 2 per cento entro il 2010 e per di più su base volontaria? ha aggiunto Tricarico. Altre perplessità suscita il modello del fondo sulla salute di Genova, citato dal presidente del Consiglio nella seconda parte del suo discorso. ?E? ancora più singolare additare il fondo pubblico-privato per combattere AIDS, tubercolosi e malaria creato al G8 di Genova come un modello. In un anno si sono raccolti soltanto un miliardo e 900 milioni di dollari, con fondi stanziati per la singola annualità pari solo a 725 milioni di dollari. Per risolvere veramente il problema sarebbero necessari, secondo stime autorevoli, tra i 7 e i dieci miliardi all?anno. Poi l?impegno dei privati è stato minimo, solo 101 milioni di dollari in totale, di cui 100 forniti dalla Fondazione di Bill Gates? ha aggiunto Tricarico. Berlusconi, pero?, osa sulle cifre quando di parla di aiuto allo sviluppo. ?Anche sul debito, l?impegno ad una cancellazione per 4 miliardi di dollari risale al 2000 quando l?Italia ha avviato un processo di cancellazione. Quello che Berlusconi non dice dal palco di Johannesburg e? che, come si legge nero su bianco nel dpef del 2003, l?aumento degli aiuti allo sviluppo fino alla quota dello 0,33 per cento entro la fine del 2005 includera? gli impegni per la cancellazione del debito. Quello che esce dalla porta rientra dalla finestra? ha concluso Tricarico. Cipsi Il CIPSI esprime forti critiche all?intervento del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento al Summit sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg. Rosario Lembo, Presidente del Cipsi ha dichiarato al termine dell?intervento del premier: “Le bugie hanno le gambe corte. Per quanto riguarda l?aumento delle risorse, la Finanziaria presentata a luglio 2002 prevede fondi per la cooperazione internazionale pari soltanto allo 0,19%; il DPEF prevede che si raggiunga una percentuale inferiore lo 0,33%, ma questo si ottiene contabilizzando la cancellazione del debito e non con nuove risorse”. In riferimento alla proposta di De-tax: “la lotta alla povertà è affidata al mercato e all?aumento dei consumi per destinare una parte della propria spesa ai poveri o ad attività umanitarie con benefici fiscali solo per gli imprenditori. La solidarietà ritorna ad essere elemosina mentre la politica manifesta la propria incapacità”. Per quanto riguarda il progetto di informatizzazione e di e-government per diffondere nel mondo “un modello universale” di gestione dello stato, Lembo ha dichiarato: “Trenta anni di trasferimento di tecnologie non hanno contribuito a migliorare la situazione. La lotta alla povertà non si fa con nuove tecnologie. I computer non si mangiano, e alla lunga creano disparità all?interno dei paesi in via di sviluppo. Piuttosto creano nuove forme di dipendenza e diventano strumenti di commercio”. Il presunto accordo raggiunto stanotte sull?Acqua è una farsa. Infatti, si limita a riconoscere che l’acqua è un diritto, ma non si assumono impegni per garantire l’accesso all?acqua potabile entro il 2015 al miliardo e mezzo di persone che non vi ha accesso. L’accordo non prevede nessun impegno su come coprire i costi per l’accesso all’acqua, nessun impegno di investimenti per la distribuzione, i servizi igienici e le fognature. Tutto viene rimandato al libero mercato, non c?è un piano operativo d?azione né stanziamenti dei governi. Circa la dichiarazione del presidente Berlusconi che si ritiene soddisfatto degli accordi raggiunti nel vertice il commento non può essere che uno : ” Contento lui ?”


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