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Colombia: rientrano i campesinos sfollati

Almeno 900 persone, soprattutto anziani e bambini, sono rientrati nelle loro case a Bojaya, quattro mesi dopo la strage nella chiesa di Bellavista. Per un attentato dei rivoluzionari morirono 102 civi

di Daniela Romanello

Dopo quattro mesi, centinaia di ?campesinos? sfollati hanno fatto ritorno ieri a Bojayá, la località del dipartimento di Chocó teatro lo scorso 2 maggio della strage di 120 civili, di cui quasi la metà bambini. Secondo quanto riferito dalla ?Rete di solidarietà sociale?, organismo governativo che coordina l?operazione di rientro, si tratta di almeno 900 persone, per la maggior parte anziani e minori. ?Siamo tornati con il cuore ancora gonfio di paura perché quello che è accaduto non si può dimenticare?, ha dichiarato alla stampa locale Doris Maria Martinez, contadina, madre di due bambini. ?Nonostante tutto dobbiamo continuare a credere nella pace e fidarci della forza pubblica. A Quibdó, dove siamo stati ospitati, siamo stati assistiti al meglio ma ora tutti vogliono fare ritorno alle proprie case?. Dopo l?eccidio di Bojayá, provocato da un cilindro pieno di esplosivo lanciato dalle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) contro la chiesa di Bellavista, un comandante guerrigliero ha disertato dal movimento armato, consegnandosi alle autorità. Secondo la versione dei fatti fornita da José Americio Asprilla un leader ribelle diede l?ordine di attaccare l?edificio di culto, certo che all?interno del luogo di culto si nascondessero i paramilitari delle Auc (Autodifese unite della Colombia).

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