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Karthoum lascia i negoziati di pace

Le trattative iniziate in Kenya il 12 agosto sono state sospese dopo che lo Spla ha conquistato la città di Torit, nel Sudan meridionale

di Redazione

All’indomani della conquista da parte dell’esercito di liberazione popolare del Sudan (Spla) della città di Torit il governo sudanese ha annunciato il suo ritiro dai negoziati di pace in corso in Kenya. “La delegazione sudanese sospenderà i negoziati perché l’atmosfera creatasi dopo le ultime operazioni militari e l’occupazione della città di Torit sono incompatibili con il processo di pace”, è questa la dichiarazione alla stampa fatta dal capo della diplomazia sudanese Moustafa Osmane Ismail, in visita al Cairo. Il comando generale delle forze armate sudanese ha reso noto che è iniziata la mobilitazione generale per portare nella zona di Torit uomini e mezzi “Abbiamo perso la battaglia, non la guerra – ha dichiarato alla radio nazionale il portavoce dell’esercito, generale Mohamed Bechir Suleiman – grazie all’azione di tutte le nostre truppe, intensificheremo la lotta nella zona meridionale del paese e i nostri uomini combatteranno finché non avranno recuperato Torit e le altre città in mano ai ribelli”. I rinforzi dell’esercito e le Forze di difesa popolare, una sorte di unità islamiche supplettive, sono stati trasportati in aereo a Juba, principale città del Sud Sudan già da domenica per riprendere Torit che è la seconda città dell’Equatoria orientale nel Sudan meridionale, la cui principale città, Kapoeta è stata ripresa dallo Spla all’inizio di giugno. Da parte sua lo Spla ha annunciato di non lasciare senza risposta i movimenti di truppe governativi. Dal 1983 sono circa due milioni le persone che hanno perso la vita in questa guerra di cui si vive ora un ennesimo episodio.


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