Come si racconta questo momento particolare in cui le vite di ognuno di noi sono state stravolte in modo così radicale.
Come si racconta la vita che cambia da un momento all’altro.
Come si raccontano le strade che si svuotano, le persone che non ci sono più, le file davanti ai supermercati, le sirene delle ambulanze. Come si raccontano i numeri letti ogni sera alla stessa ora dando per scontato che si potessero trasformare in altro di più comprensibile. Come si raccontano le regole prima dette e poi cambiate, le cose da fare prima e non fare più poi, le abitudini prima conosciute e poi da dimenticare.
Come si racconta una storia come quella che ci vede tutti protagonisti in qualche modo, una storia in cui ci si occupa solo di una parte e non di tutto il resto come di chi non si è ammalato, ad esempio, di chi non ha parlato, di chi non si è affacciato a un balcone o a una finestra cantando. Come la racconti una storia in cui una parte di persone è presente in silenzio mentre tiene il fiato sospeso nell’attesa di poter riemergere in un mondo nel quale, forse, potrebbe non riconoscersi più.
Sono queste le domande che introducono Comunque Umani il film di Stefano D'Andrea e Paolo Cirelli pensato per provare a raccontare la quarantena di chi, appunto, sta in silenzio trattenendo il fiato. Un racconto che parla attraverso i volti di chi lo schermo del cellulare, del computer o della tv lo guarda in silenzio mentre alle sue spalle la quotidianità si assesta nello spazio limitato di un appartamento e lì sta. Un racconto che è diventato un film che è storia e narrazione collettiva nata sulla pagina Facebook di Umani a Milano dove, dal 2014, si raccolgono foto e parole trovate per strada mentre si dialoga con chi vive o attraversa la città e che, all’improvviso, si è trovato fermo. Non c’era più nessuno per le strade e nessuno con cui poter dialogare.
Umani, dove siete? e gli umani, questa volta da ogni parte d’Italia, hanno risposto perché possono togliere in un momento tante certezze ma quella di essere e restare, nonostante tutto, comunque umani.
Comunque Umani rappresenta non solo un progetto di narrazione collettiva ma, soprattutto, l’attenzione, la cura e la sensibilità spesso dimenticate. Ci sono tanti modi di raccontare la vita, la realtà e ci sono tanti modi per provare a comprendere cercando di andare oltre. A volte servono le parole altre volte i silenzi ma questo non significa che non si possa continuare a narrare.
Comunque Umani è un progetto presentato da Umani a Milano e CMF Storytelling la cui realizzazione ha visto impegnati Stefano D’Andrea e Paolo Cirelli insieme al contributo, prezioso e sensibile, di Bianca Borriello.
Il film è stato proiettato, senza la presenza del pubblico, nei cinema Plinius di Milano, Cinema Roma di Seregno e Cinema Boldini di Ferrara. Torneremo anche a stare vicini nei luoghi in cui le storie e la cultura si fanno emozione, vita, condivisione, socialità. Torneremo presto, nel frattempo cerchiamo di restare comunque umani.
Dal 30 aprile il film sarà disponibile per tutti su Vimeo.
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