Famiglia

Lavoratrici madri restano i problemi

Protette da una direttiva europea le lavoratrici incinte. Bilancio dopo quattro anni di applicazione.

di Redazione

Variano ancora da paese a paese le condizioni delle lavoratici incinte. Dall?ottobre 1994 viene applicata una direttiva europea che garantisce alle donne incinte e a quelle appena diventate madri alcuni diritti. In particolare un periodo minimo di assenza dal lavoro e una protezione contro il licenziamento. Tutti i paesi dell?Ue hanno messo in vigore la direttiva, ma da uno all?altro esistono ancora disparità, inoltre non tutto era stato previsto dalla norma europea. Nel rapporto recentemente pubblicato dalla Commissione europea viene rilevato che nell?insieme dell?Ue significativi progressi sono stati introdotti dalla direttiva, senza dimenticare che la legislazione di alcuni stati (Francia, Italia e Olanda) la legislazione superava perfino quanto la legge europea impone. La direttiva europea prevede un congedo per maternità di 14 settimane almeno, due delle quali obbligatorie, questo ha permesso di prolungare la durata del congedo in Portogallo e in Svezia e d ridurre nel Regno Unito il previo periodo di lavoro necessario per poterne beneficiare. Ora nell?Ue i congedi per maternità vanno dalle 14 settimane del Regno Unito alle 28 della Danimarca. Nella normativa viene vietato il licenziamento di un donna incinta o in congedo maternità, tuttavia non si pronuncia sul diritto della donna a riprendere dopo la maternità lo stesso lavoro o un posto equivalente. Si tratta di un diritto sancito dalle leggi di alcuni paesi, nel rapporto su questo punto si nota che la questione andrà risolta a livello europeo. Su un altro punto invece la commissione europea chiederà dei chiarimenti agli stati membri, in particolare quando si tratta delle condizioni per poter usufruire di alcune prestazioni durante il congedo maternità, che possono escludere alcune donne soprattutto provenienti da altri paesi Ue.


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