Welfare

Australia: vietata la clonazione umana

Ma rimane ancora aperta la questione della ricerca sulle cellule staminali embrionali. I deputati hanno votato senza direttive di partito la decisione di separare le due questioni e poi approvato all

di Daniela Romanello

Il Parlamento australiano ha messo al bando la clonazione umana approvando un disegno di legge del premier conservatore John Howard, ma ha rinviato la decisione sulla seconda parte del pacchetto, che consentirebbe la controversa ricerca sulle cellule staminali embrionali. Questa consentirebbe l’uso di cellule staminali embrionali per la ricerca, attingendo ai circa 70.000 embrioni in sovrappiu’ creati per i programmi di fecondazione ‘in vitro’. I deputati, che hanno votato ‘secondo coscienza’, cioe’ senza direttive di partito, hanno deciso con 89 voti a 43 di separare le due questioni per poi approvare all’ unanimita’ il divieto di clonazione umana. Gli opponenti della ricerca su embrioni umani avevano obiettato al voto congiunto sulle due misure perche’ li avrebbe di fatto obbligati a votare a favore della clonazione umana se si opponevano alla seconda parte del pacchetto. Il dibattito proseguira’ alla Camera per poi passare al Senato. Se le norme saranno approvate, si troveranno a meta’ fra l’approccio restrittivo degli Usa, che limita la ricerca sulle staminali agli embrioni gia’ distrutti, e le leggi piu’ liberali in Gran Bretagna che consentono la creazione di embrioni a fini di ricerca. Secondo i sostenitori di tale ricerca le staminali embrionali, che possono mutarsi in altri tipi di cellule umane, serviranno a nuove cure per malattie come Parkinson, Alzheimer, diabete, cancro, attacchi cardiaci e lesioni spinali.


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