Cultura

Odiare ti costa

di Rossana Cavallari

DireFareSociale sostiene la campagna Odiareticosta voluta da Tlon e studio legale Wilde Side di Bologna a favore di un linguaggio sui social che non sia più istigazione all’odio e alla violenza.

Una campagna che, in pochi giorni, ha ricevuto il supporto e il sostegno di moltissime persone che hanno deciso non solo di prendere posizione ma di agire, in modo responsabile e consapevole, affinché il cambiamento possa avvenire in modo concreto e reale.

Da tempo i social sono diventati zona franca nella quale ognuno rigetta rabbia, frustrazione, offesa, vilipendio, orrore, menzogna, offesa, bullismo e tanto altro come se l’essere in un contesto virtuale possa rendere tutto questo meno grave.

Da tempo i social sono diventati il luogo nel quale le persone danno libero sfogo alla loro peggiore identità mancando di rispetto, dialogo e confronto.

Viviamo in un momento storico, culturale e sociale in cui tutti sono giudici assoluti di tutto, non importa se si hanno conoscenze o competenze importa avere livore e quello, ormai, è diventato il lasciapassare per eccellenza.

Ma questo può essere la regola? Direi di no e allora dopo essersi appellati al buon senso senza aver ottenuto miglioramento serve appellarsi alla legge perché se avere opinioni differenti è positivo così come discuterne apertamente lo è bisogna ricordare che l’ingiuria, la diffamazione e la calunnia sono reati e, forse, è arrivato il momento di esserne consapevoli perché, a ben pensare, ci viene insegnato da piccoli che siamo responsabili delle azioni che facciamo solo che, a quanto pare, in molti lo hanno dimenticato.

Odiareticosta ha costituito un gruppo di avvocati, filosofi, comunicatori, investigatori privati e informatici forensi in grado di agire, in sede civile, dopo aver raccolto tutte le segnalazioni di chi è stato diffamato, offeso, calunniato, minacciato sui social.

Ognuno di noi può inviare i link, non gli screenshot, dei post che ritiene di segnalare all’indirizzo odiareticosta@gmail.com

In questi giorni sono arrivate tantissime segnalazioni alle quali si sta dando risposta, ci sono una pagina Facebook e un account Instagram dove è possibile leggere aggiornamenti e informazioni utili perché tutti, con senso di responsabilità e civiltà, possiamo essere parte attiva di questo progetto.

Perché l’odio deve essere fermato e ognuno di noi può fare la propria parte.

Ringrazio Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Associazione Tlon che, insieme all’avvocato Cathy La Torre, hanno voluto questa iniziativa dandomi modo di poterne scrivere.

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