Cultura

Uganda: tre missionari nelle mani dei ribelli. Tra loro il direttore Misna

Tre missionari comboniani, tra cui il direttore dell'agenzia di informazione missionaria Misna padre Giulio Albanese, sono stati coinvolti in Uganda in un combattimento tra i ribelli del Lra e i mili

di Paul Ricard

Tre missionari comboniani, tra cui il direttore dell’agenzia di informazione missionaria Misna padre Giulio Albanese, sono stati coinvolti in Uganda in un combattimento tra i ribelli dell’Esercito di resistenza del signore (Lra) e i militari ugandesi. Lo riferisce la stessa agenzia Misna, secondo cui il combattimento e’ avvenuto nei dintorni di Kitgunm, nel Nord del Paese. I tre religiosi – padre Albanese, padre Tarcisio Pezzaglia e padre Carlos Rodriguez Soto – stavano incontrando una delegazione di ribelli quando i soldati di Kampala hanno aperto il fuoco. I tre missionari sono rimasti incolumi. Stanno bene ma sono ancora nelle mani delle autorita’ militari ugandesi i 3 missionari comboniani – tra loro il direttore dell’agenzia Misna, padre Giulio Albanese, romano, 43 anni – coinvolti ieri in un combattimento tra i ribelli dell’Esercito di resistenza del signore (Lra) e i soldati di Kampala nei pressi di Kitgum, nel nord del Paese. Lo riferisce l’agenzia Misna citando monsignor John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu, che sta seguendo le trattative con gli ufficiali dell’esercito ugandese. ”Dovrebbero essere in un presidio militare nella zona di Kitgum – ha spiegato il presule – e sembra che saranno sottoposti a ulteriori interrogatori. Abbiamo avuto conferma che tutti e tre stanno bene, nessuno di loro e’ ferito”. Insieme a padre Albanese, in Uganda per raccogliere testimonianze dirette sugli ultimi sviluppi di una possibile tregua tra le autorita’ ugandesi e i ribelli, ci sono due suoi confratelli comboniani: padre Tarcisio Pazzaglia, originario di Pesaro, 68 anni, di cui 35 trascorsi in missione in Uganda, attualmente impegnato nella missione di Kitgum, e lo spagnolo padre Carlo Rodriguez Soto, che svolge il proprio servizio presso la commissione ‘Giustizia e pace’ della diocesi di Gulu. ”Sto aspettando ulteriori chiarimenti ~ ha aggiunto l~arcivescovo Odama ~ ma per ora non abbiamo ricevuto altre spiegazioni”. Ieri i tre religiosi stavano incontrando una delegazione dei ribelli nel ‘bush’ (boscaglia), in una localita’ segreta precedentemente concordata, ma non ignota ai militari ugandesi che con tutta probabilita’ hanno seguito i missionari e hanno sferrato un attacco proprio mentre era in corso il colloquio. Secondo la Misna le autorita’ militari erano state precedentemente informate dell’iniziativa dei missionari e avevano dato il proprio consenso, come ha confermato anche il portavoce della commissione ‘giustizia e pace’ della diocesi di Gulu. I comboniani sono stati poi prelevati dai militari e trasportati in una localita’ al momento sconosciuta. Ieri sera le autorita’ militari hanno garantito che in mattinata i tre religiosi verranno rilasciati.


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