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Truppe Usa in esercitazione libera. Coi soldi arrivano i soldati

Dopo i soldi di O’Neill all’Uruguay e quelli del Fmi al Brasile, l’Argentina spera anche lei. E offre le sue pampas agli States.

di Paolo Manzo

I numeri della crisi che attanaglia il Sudamerica, Mercosur in primis, sono quelli di un dopo guerra e il ministro del Tesoro Usa, O?Neill ha dimostrato sinora di essere un falco quando, riferendosi all?Argentina disse «Li presseremo sino al limite del sopportabile».
Ora l?effetto si sta diffondendo a macchia d?olio tra i vicini di Buenos Aires. Il Paraguay ha da poco tolto lo stadio d?assedio. L?Uruguay, unico Paese che sinora ha ricevuto aiuti dagli States, ha un Pil che secondo le stime crollerà almeno del 7% rispetto al 2001. Il Brasile, che ha ottenuto pochi giorni fa un finanziamento record dal Fmi (30 miliardi di dollari), presenta dati macroeconomici meno disastrosi, ma ha di fronte un?incognita elettorale. I verde-oro andranno alle urne tra pochi mesi e tutti i sondaggi danno per vincente Lula, il leader del Partito dei lavoratori, inviso agli Usa.
Se è vero ciò che disse una volta Kissinger, e cioè che «essere nemici degli Usa è pericoloso, ma esserne amici è letale», il rischio d?una vittoria dell?esponente della sinistra brasiliana (che ha già rassicurato Washington sulle sue future politiche economiche) non dovrebbe essere elevato. Ma il Mercosur è sempre più pressato dall?abbraccio fraterno degli Usa, anche dal punto di vista militare. Basti pensare al contingente di 240 soldati di Washington che, assieme a truppe di Bolivia, Brasile, Cile, Ecuador, Paraguay, Perù e Uruguay è entrato nel territorio argentino (senza neppure l?autorizzazione previa del parlamento di Baires). Ormai da quasi 2 anni. Uno spiegamento di truppe ai più noto come Esercitazione Cabañas e che ha come ipotetici nemici, in caso di rivolte urbane, settori della società civile e ong, da quanto si desume da documenti più o meno segreti che circolano regolarmente. Terminata la Guerra fredda, insomma, c?era bisogno di nuovi spazi d?intervento e Cordoba e Salta sono le province argentine prescelte dalla forza multinazionale, sotto il rigido comando Usa. «Gli obiettivi che si propongono queste manovre? Preparare e inviare una forza multinazionale in Colombia. Proprio come si anticipa nel Plan Colombia. Sotto il nome d?Iniziativa Andina», spiega il rappresentante del Fronte per il cambiamento, Ramón Torres Molina. «Ma questo tipo di manovre belliche contraddice la nostra politica di tradizionale solidarietà nei confronti dei Paesi del continente, e mette in serio pericolo la pace della regione».

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