“Ognuno di voi è un prodigio”, così Suor Chiara, la sorella francescana scalza che aiuta le donne vittime di tratta in Sicilia ha parlato al cuore degli studenti dei licei e degli istituti superiori di Catania in un incontro organizzato dalla Comitato unico di garanzia della città metropolitana di Catania in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Carmen, Francesca, e altre studentesse, a seguito della toccante testimonianza di Suor Chiara, hanno voluto condividere alcune delle loro esperienze in un tessuto sociale dove la violenza nei confronti delle donne spesso non si percepisce, ma è presente a più livelli. “Rivolgetevi ai genitori, bussate nelle chiese, non sentitevi mai soli”, ha detto Suor Chiara indirizzandosi ai giovani e ad una comunità educante che ha un ruolo di primo piano.
Suor Chiara si è soffermata non soltanto sul ruolo delle vittime, ma anche su quello dei carnefici, persone che lei spesso incontra durante incontri settimanali all’interno del carcere di Caltagirone: “Sono tutti figli di un unico Dio, occuparsi della vittima non deve indurre a dimenticare che anche il carnefice è una vittima e necessita di un intervento”. Gli studenti fanno domande, ragazze e ragazzi, convinti che la violenza di genere si combatte ogni giorno anche attraverso testimonianze come queste. “Le è mai capitato di incontrare qualcuno disposto a cambiare vita?”, chiede qualcuno.
Dopo i saluti del commissario straordinario del Comune di Catania, Federico Portoghese, a dialogare con Suor Chiara, Nunziatina Spatafora, presidente del Cug (Comitato unico di garanzia) della città metropolitana di Catania e Cinzia Torrisi, assessore alla Cultura del Comune di Catania. L’attrice Ketty Governali ha letto invece brani su testimonianze di vita quotidiana con riferimento alla violenza sulle donne.
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