Famiglia

Immigrazione: la Bossi-Fini è legge

Via libera alla nuove regole in materia di immigrazione ed asilo. E' stata infatti pubblicata nella Gazzetta Ufficiale oggi in edicola la legge numero 189 del 30 luglio scorso

di Redazione

Via libera alla nuove regole in materia di immigrazione ed asilo. E’ stata infatti pubblicata nella Gazzetta Ufficiale oggi in edicola la legge numero 189 del 30 luglio scorso (la cosiddetta Bossi-Fini), ”’Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo”. Tra le novita’ salienti, l’obbligo delle impronte digitali per gli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno, il permesso di soggiorno concesso solo a chi lavora e la scomparsa dello sponsor, che caratterizzava la precedente legge Turco-Napolitano. Per l’ attuazione della normativa, sono previsti 404 milioni di euro nel quadriennio 2002-2005. Questi, in sintesi, i dati salienti della nuova normativa. IMPRONTE DIGITALI – Agli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno in Italia (e anche a chi ne chiede il rinnovo) saranno rilevate le impronte digitali. PERMESSO DI SOGGIORNO – Verra’ concesso solo allo straniero che ha gia’ un contratto di lavoro, durera’ due anni. Se l’immigrato perde il lavoro, dovra’ tornare in patria, o andra’ a ingrossare le file degli irregolari. CARTA DI SOGGIORNO – Viene elevato da cinque a sei anni il periodo di soggiorno necessario perche’ lo straniero possa ottenere la carta di soggiorno che, a differenza del permesso di soggiorno, non ha termine di scadenza. SPORTELLO UNICO – In ogni provincia sara’ istituito, presso la prefettura-ufficio territoriale del governo, uno sportello unico per l’ immigrazione, che sara’ responsabile dell’ intero procedimento per l’assunzione di lavoratori stranieri. DIRITTO DI ASILO – Il ministero dell’ Interno sosterra’ gli enti locali che accolgono coloro che chiedono asilo in Italia. AMBASCIATE – Per fronteggiare le esigenze straordinarie previste dalle nuove norme sull’ immigrazione, rappresentanze diplomatiche e uffici consolari potranno assumere 80 persone. VISTO D’ INGRESSO – Chi rappresenti una minaccia per l’ ordine pubblico perche’ condannato per traffico di stupefacenti, favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione o dei minori, non potra’ entrare in Italia. ESPULSIONI – Come nella Turco-Napolitano lo straniero senza permesso di soggiorno viene espulso per via amministrativa; se e’ privo di documenti viene portato in un centro di permanenza per 60 giorni durante i quali si cerca di identificarlo. Se non ci si riesce al clandestino viene ”intimato” a lasciare il territorio entro 3 giorni. Lo straniero espulso che rientra in Italia senza permesso commette un reato. QUOTE – Il decreto del presidente del Consiglio che determina il numero di extracomunitari che possono entrare ogni anno in Italia diventa facoltativo. SCOMPARE LO SPONSOR – La figura dello sponsor, che ha caratterizzato la legge Turco-Napolitano, e’ stata cancellata. PENE RIDOTTE PER SCAFISTI PENTITI – Sconti di pena fino alla meta’ per gli scafisti pentiti, se aiuteranno forze dell’ ordine e magistrati a raccogliere elementi di prova, individuare e catturare organizzatori e manovali del traffico di esseri umani. BLOCCARE IN MARE LE ‘CARRETTE’ – Piu’ poteri alle navi della Marina militare per bloccare le carrette che trasportano in Italia i clandestini. CASA – Il datore di lavoro dovra’ fornire garanzie sulla disponibilita’ di un alloggio, una casa a tutti gli effetti le cui caratteristiche devono rientrare nei ”parametri minimi” previsti per l’edilizia popolare. FALSI MATRIMONI – Permesso di soggiorno revocato se ottenuto attraverso un matrimonio finto con un cittadino italiano (o uno straniero ormai regolarizzato). Con una sola eccezione: se dal matrimonio sono nati dei figli. RADDOPPIANO LE MULTE PER I DATORI DI LAVORO – Chi fa lavorare extracomunitari privi del permesso di soggiorno (o con permessi falsi o scaduti) rischia l’ arresto da tre mesi ad un anno emulte fino a 5.000 euro per ogni lavoratore non in regola. CONTRIBUTI PREVIDENZIALI – Gli immigrati extracomunitari per i quali sono stati versati anche meno di 5 anni di contributi potranno riscattarli ma solo quando avranno raggiunto i 65 anni. RICONGIUNGIMENTI – Il cittadino extracomunitario, in regola con i permessi, puo’ chiedere di essere raggiunto dal coniuge, dal figlio minore, o dai figli maggiorenni purche’ a carico e a condizione che non possano provvedere al proprio sostentamento. Potranno entrare in Italia i genitori degli extracomunitari a condizione che abbiano compiuto i 65 anni e se nessun altro figlio possa provvedere al loro sostentamento. MINORI – I minori non accompagnati da parenti ammessi per almeno tre anni ad un progetto di integrazione sociale e civile di un ente pubblico o privato avranno il permesso di soggiorno al compimento dei 18 anni. Una volta maggiorenne, l’ ente gestore del progetto dovra’ garantire e provare che il ragazzo/a si trovava in Italia da non meno di 4 anni, aveva seguito il progetto di integrazione da non meno di 3, ha una casa e frequenta corsi di studio oppure lavora, o che e’ in possesso di un contratto anche se non ha ancora iniziato l’ attivita’. COLF E BADANTI – Ciascuna famiglia potra’ regolarizzare una sola colf, ma non e’ stato posto un limite per le ”badanti”, cioe’ chi assiste handicappati o anziani. La denuncia dovra’ essere presentata entro due mesi dall’ entrata in vigore della nuova legge alla Prefettura-Ufficio territoriale del Governo competente. Sono state sveltite le norme burocratiche. PREVENZIONE – Per prevenire l’ immigrazione clandestina il ministero dell’ Interno potra’ inviare presso ambasciate e consolati funzionari di polizia. INFERMIERI PROFESSIONISTI – Vista la grande carenza di questa figura professionale nel nostro Paese, entrano a far parte delle categorie speciali, sottratte alle norme sui flussi. SPORTIVI – Stretta anche per gli sportivi professionisti. Il ministero dei Beni culturali stabilira’ ogni anno con un decreto un tetto per gli sportivi che svolgeranno la loro attivita’ in Italia, da distribuire tra le varie Federazioni. LAVORATORI DELL’ INDUSTRIA – La non prevede che i lavoratori extracomunitari dell’ industria senza permesso di soggiorno possano accedere ad una regolarizzazione come accade per colf e badanti. Tuttavia il governo si e’ impegnato a predisporre un provvedimento che preveda l’estensione ai lavoratori delle aziende dei benefici previsti per quelli domestici.


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