Famiglia

Immigrazione: busta bianca per colf, celeste per operai

I kit per l' emersione di lavoro irregolare per colf e badanti saranno reperibili mercoledi' 28, nei 14.000 uffici postali. Dal 9 settembre si troveranno quelli per lavoratori subordinati

di Redazione

I kit per l’ emersione di lavoro irregolare di extracomunitari utilizzati come colf e badanti saranno reperibili da dopodomani, mercoledi’ 28, nei 14.000 uffici postali italiani. Mentre dal 9 settembre si troveranno quelli per sanare extracomunitari addetti al lavoro subordinato. In questo stesso giorno i lavoratori e i loro datori di lavoro, potranno iniziare l’iter per la regolarizzazione, infatti sara’ possibile procedere, per entrambe le categorie, ai pagamenti e alla consegna dei moduli. Oggi il Viminale ha iniziato la distribuzione presso gli uffici postali del milione e mezzo di kit gia’ stampati. Intanto, l’ente poste a messo in stampa altrettanti kit per soddisfare la massiccia richiesta che si prevede da parte dei cittadini. Le buste saranno distribuite gratuitamente, sottolineano dal Viminale: quelle bianche con quadrettatura rossa del prestampato, riguardano colf e badanti. Invece, quelle celesti, con quadrettatura celeste, i lavoratori subordinati. Questi ultimi rientreranno nella legge Bossi-Fini grazie a un ordine del giorno, uscito dall’ Aula di palazzo Madama, con il quale il Senato ha impegnato il Governo ad estendere ai lavoratori subordinati l’emersione dal lavoro nero con un nuovo decreto legge. Decreto, di prossima approvazione, che interessa tutti gli stranieri che lavorano in nero come operai o braccianti nelle aziende industriali, agricole e commerciali. Per mercoledi’ si teme l’arrembaggio ai Kit e il Viminale invita a non concentrarsi tutti insieme nei primi giorni, ma di aspettare qualche giorno per il ritiro. Le poste assicurano che non ci saranno problemi di approvvigionamento. I moduli saranno infatti consegnati a mano nei circa 1.500 Uffici postali dove e’ prevista maggiore richiesta, mentre saranno lasciati sul banco negli uffici decentrati. Nelle grandi citta’ si stanno allestendo anche ‘corner’ dove verranno date spiegazioni. Per tutti sara’ attivo il call center 160. All’interno di ogni kit: bollettino prestampato (290 euro per colf e badanti, 700 euro per lavoro subordinato) cui si aggiungono 40 euro (100 per il lavoro subordinato) per le spese postali, e un modulo dove dovranno essere scritti i dati dell’immigrato che chiede la regolarizzazione per il lavoro pregresso, il cedolino per la raccomandata assicurata, le istruzioni per l’uso e la busta per la spedizione. La cifra minima che il lavoratore deve guadagnare a fine mese per essere regolarizzato non deve essere inferiore a 439 euro. Si tratta di quelle 800 mila lire al mese, stimate negli anni precedenti, che rappresenterebbero il minimo vitale da garantire all’extracomunitario. La somma potra’ essere versata da un solo datore di lavoro, o potra’ essere il totale di piu’ stipendi per chi lavora part-time. Comunque, per chi lavora a ore, ogni datore di lavoro dovra’ versare 330 euro (290 piu’ 40). Sara’ possibile sanare solo una colf per famiglia, ma un numero illimitato di badanti; in questo caso e’ necessaria la presentazione della cartella clinica dell’assistito. I moduli costituiscono la prima tappa dell’ iter verso l’emersione dal lavoro nero, al quale si potra’ dare inizio solo a partire dal 9 settembre, giorno in cui entra in vigore la legge Bossi-Fini. Due mesi di tempo per sanare colf e badanti, 30 giorni per il lavoro subordinato. Dopo la compilazione e il pagamento il datore di lavoro e lavoratore avranno indietro ciascuno una ricevuta per dimostrare che e’ in corso la regolarizzazione. Dalle poste i dati passeranno via computer alle questure dove si verifichera’ se l’ immigrato ha precedenti penali. Dopo il via libera della questura, la prefettura procedera’ alle convocazione per la stipula del contratto e il permesso di soggiorno. I tempi: nessuna indicazione per il passaggio dati dalle poste alle questure, 20 giorni per le verifiche delle prefetture e, in caso positivo, 10 giorni per convocare le parti. Tra le associazioni per la tutela di colf e badanti molte sono ancora in pausa estiva. Riapre il 2 settembre Nuova collaborazione. Lo stesso per Api Colf, ma il presidente Rita De Blasis assicura che l’ associazione si sta gia’ muovendo per garantire sostegno a chi lo chiedera’. ”Abbiamo gia’ avuto una riunione con la prefettura di Roma – afferma De Blasis – e ci organizzeremo con le province. Contiamo di tenere un ufficio aperto per provincia con una persona a disposizione per aiutare nella compilazione dei moduli che sono piuttosto semplice e ai quali e’ allegato un foglio di spiegazioni”.


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